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La casa di via Garibaldi 27/08/2012 -

Isser Harel
La casa di Via Garibaldi
Castelvecchi


Per gli amanti della suspence, delle indagini con colpi di scena, del lavoro meticoloso e dietro le quinte dei servizi segreti, ecco una storia affascinante e, per di più, vera: come Israele riuscì prima a individuare, poi a catturare e quindi a processare e a condannare Adolf Eichmann, l’ex ufficiale delle SS, il principale esecutore materiale della “soluzione finale del problema ebraico”. L’autore, non è uno scrittore, né un giornalista, ma l’uomo che materialmente, dalla sua posizione al vertice dei servizi segreti israeliani, guidò la caccia all’assassino nazista: raccolse le prime frammentarie notizie, organizzò la squadra che doveva condurre a termine l’operazione.
Operazione complicatissima: perché Eichmann, come tanti ex nazisti, aveva trovato rifugio in Argentina, e per processarlo in Israele doveva non solo essere individuato, ma catturato, sequestrato per alcuni giorni, e portato alla destinazione finale. Una delle più straordinarie operazioni investigative della storia. Dove la strategia contò molto – ma anche il caso, i destini umani dei protagonisti, le banali coincidenze.
Un libro appassionante da non perdere.

Lo scontro delle civiltà 17/08/2012 -

Samuel P. Huntington
Lo scontro delle civiltà
Garzanti

Pubblicato nel 1996 (nel 2000 in Italia), da leggere/rileggere oggi per capire che cosa sta succedendo

Quali sono le grandi civiltà che stanno entrando in conflitto nello scenario globale? Da un lato c'è naturalmente il modello americano. Ma quali sono gli altri protagonisti? Qual è il peso della potenza militare e quale quello della potenza economica in questa partita per la supremazia mondiale? Che ruolo può avere l'Europa? Quale sarà il peso dell'Asia e delle economie emergenti?
E' questo il filo conduttore del grande scenario tracciato dallo studioso americano, nel primo approfondito tentativo di comprendere l'evoluzione della politica estera dopo l'89 e il crollo del modello bipolare.
Un saggio di ampio respiro da non perdere sugli scenari della politica e della cultura mondiali.

Tra amici 09/07/2012 -

Amos Oz
Tra amici
Feltrinelli

Con poche pennellate precise, Amos Oz ricrea il microcosmo di un kibbutz israeliano negli anni Cinquanta in cui si muovono e s'intrecciano esistenze dominate dalla solitudine, da un sentimento di odio – amore nei confronti delle rigide regole della comunità, e da piccole delusioni quotidiane, subite quasi passivamente, a testa bassa. C'è il padre che non riesce ad accettare la relazione della figlia diciottenne con il suo insegnante di storia, ma non può fare nulla per impedirla, oppure la donna abbandonata dal marito, che dispensa consigli alla nuova compagna dell'ex consorte. Trovano spazio nel libro i due poli contrapposti Moshe e Yotam, il primo integrato all'interno del kibbutz, il secondo a disagio, animato dalla voglia di vedere il mondo e desideroso di accettare la proposta di uno zio da anni residente all'estero  che lo invita a studiare ingegneria meccanica in Italia. Tra amici, composto da brevi racconti, è un affresco indimenticabile, popolato di personaggi che ritornano di storia in storia e che devono la loro forza a un’intensa, luminosa umanità.

Il ragazzo che voleva dormire 27/06/2012 -

Aharon Appelfeld
Il ragazzo che voleva dormire
Guanda

Vincitore nel 1983 del Premio d'Israele per la letteratura, Appelfeld si conferma con il suo ultimo romanzo una delle voci più elevate del panorama letterario israeliano.
Erwin ha diciassette anni e alla fine della guerra si ritrova, dopo lunghe peregrinazioni per l'Europa, a Napoli, insieme a un gruppo di rifugiati come lui. Ha perso tutto: padre, madre, lingua, rapporti famigliari. L'unico modo per dimenticare l'orrore che ha vissuto, per lui, è dormire, rifugiarsi nel sonno non come fuga ma per ritrovare la famiglia che non c'è più, sognare di avere ancora una vita come prima che tutto crollasse... Eppure Erwin non è fragile. Riesce a seguire un durissimo allenamento fisico, quasi militare, sotto la guida del responsabile del campo, e a imparare l'ebraico. Erwin come gli altri ragazzi che sono con lui verrà portato in Israele, per poter iniziare una nuova vita, cambierà nome per segnare un nuovo inizio e si chiamerà Aharon...

 

Il pogrom 26/06/2012 -

Adam Michnik
Il pogrom
Bollati Boringhieri

Lo storico polacco Adam Michnik ha ricostruito, su documenti da poco resi pubblici negli Stati Uniti, la dinamica e le reazioni al più grande pogrom nell'Europa del Dopoguerra, che provocò la fuga dalla Polonia di molti sopravvissuti all'Olocausto. Dopo l’occupazione di Kielce pochi giorni dopo lo scoppio della Seconda guerra mondiale, i tedeschi incominciarono prima le persecuzioni e poi le deportazioni degli ebrei della cittadina polacca.
Quando l’esercito sovietico liberò Kielce nel 1945 soltanto due ebrei rimanevano in città. Nei mesi successivi, circa 150 ebrei si raccolsero nell'ex edificio della comunità ebraica e, nonostante i drammatici accadimenti avvenuti, furono vittime di un violentissimo pogrom: il 4 luglio 1946, una folla inferocita attaccò i sopravvissuti e quando finalmente l'ordine venne infine ristabilito, sette tra i capi dell'aggressione vennero condannati a morte. Nessun ebreo rimase a Kielce.

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