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Domande alla Torah 05/11/2012 -

Ugo Volli
Domande alla Torah.
Semiotica e filosofia della Bibbia ebraica
L’Epos

La Torah è la Bibbia ebraica il cui nucleo centrale è il Pentateuco: certamente il testo più influente e significativo dell'intera cultura occidentale, studiato moltissimo dal punto di vista teologico, storico e filologico. Questo saggio propone una lettura semiotica e filosofica che punta a mettere in luce le strutture di senso e il modo in cui esso stesso comprende, anche implicitamente, il proprio funzionamento comunicativo. Ci si chiede, per esempio, che cosa per la Torah è un nome, un libro, la memoria, che struttura ha il suo immaginario delle origini... Un modo innovativo per rivolgersi al libro per antonomasia, ascoltando con attenzione, rispetto e senso critico le sue risposte e quelle della tradizione ebraica. È un modo per mostrare la vitalità del metodo semiotico, applicandolo alla più sacra delle scritture.

Heidegger, l’introduzione del nazismo nella filosofia 25/10/2012 -

Emmanuel Faye
Heidegger, l’introduzione del nazismo nella filosofia
L’Asino d’Oro


I rapporti di Heidegger con il nazionalsocialismo non sono riconducibili al temporaneo disorientamento di un uomo la cui opera filosofica continuerebbe a meritare ammirazione e rispetto -come molti ancora sostengono. Emmanuel Faye, professore di filosofia moderna e contemporanea a Rouen, senza mai separare riflessione filosofica e indagine storica, propone una lettura degli scritti di Heidegger che rivela quanto egli si sia impegnato per introdurre i fondamenti del nazismo nella filosofia e nell'insegnamento. Nel suo seminario hitleriano dell'inverno 1933-34, Heidegger identifica il popolo con la comunità di razza e sostiene che sia necessaria per il III Reich una nuova nobiltà, esaltando l'"eros" del popolo per il Führer. Successivamente, dopo il 1935, il suo nazismo invece di affievolirsi si radicalizza: nel 1941 definisce la selezione razziale come "metafisicamente necessaria"; infine, dopo la disfatta del nazismo, le sue prese di posizione sul nazionalsocialismo e i campi di sterminio andranno a nutrire i discorsi dei movimenti revisionisti e negazionisti. Con questa opera, già pubblicata in molti paesi e finalmente anche in Italia, Faye rende evidente il fatto che Heidegger, partecipando all'elaborazione della dottrina hitleriana e ponendosi egli stesso come "guida spirituale" del nazismo, invece che arricchire la filosofia ha distrutto, attraverso essa, ogni forma di pensiero e di umanità.

La belva in gabbia 15/10/2012 -

Sergio Minerbi
La belva in gabbia
Lindau


"La belva in gabbia" era l’espressione in codice usata dal Mossad, uno dei servizi segreti israeliani, per informare il primo ministro israeliano, David Ben-Gurion, che Adolf Eichmann era stato catturato. Era il 1960. Portato in Israele, un anno dopo cominciò il processo.

Sergio Minerbi seguì il processo ad Adolf Eichmann in tutte le sue fasi, in qualità di corrispondente della Rai, e ne pubblicò successivamente un resoconto dettagliato e drammatico in un volume uscito nel 1962 e divenuto un classico. Viene oggi riproposto in una nuova edizione completamente rivista dall'autore e arricchita dalla prefazione, inedita in Italia, di Gabriel Bach, ex procuratore di Stato in Israele ed ex giudice della Corte Suprema israeliana, finora pubblicata solo sull'edizione americana. Il volume è inoltre impreziosito da un ricco inserto fotografico, storicamente interessante, con immagini concesse in particolare dallo Yad Vashem, il Museo dell'Olocausto.
Una prosa lucida e concisa e una sapiente alternanza di accurate ricostruzioni storiche e di racconti dalla forte presa emotiva fanno di questo libro un tassello fondamentale per comprendere l’immane tragedia della Shoah.

Come fiamma che brucia 24/09/2012 -

Bella Chagall
Come fiamma che brucia
Donzelli

Nata nel 1895 da una famiglia ebrea, l’autrice sposò nel 1915 il celebre pittore. Il loro primo incontro e l’inizio d’un grande amore sono tra i ricordi più toccanti da lei raccontati in queste pagine, che rendono pienamente giustizia al suo talento di scrittrice. Marc Chagall pubblicò il libro tre anni dopo la morte di Bella, corredandolo con 68 disegni in bianco e nero, rimasti tra i suoi più celebri, e con una postfazione, gli uni e l’altra ora riproposti in questa edizione. Un intimismo struggente, una scrittura che si fa emozione pura, il racconto di una infanzia e di una giovinezza imbevute di un piccolo mondo scandito da ricorrenze e retaggi d’un tempo lontano.

Nascita di una rivoluzione 10/09/2012 -

Irène Némirovsky
Nascita di una rivoluzione
Castelvecchi


L’autrice, di origini ebraiche che si è fatta conoscere al pubblico con il capolavoro “Suite francese”, ha vissuto la rivoluzione sulla sua pelle. All'inizio dei disordini russi nel 1917 era a San Pietroburgo, nel cuore pulsante della Storia. La sua famiglia decise subito di spostarsi in Finlandia, ma dopo un anno l'onda del mutamento la raggiunse di nuovo: nel 1918 scoppiò la guerra civile finlandese. Queste esperienze sono raccolte in un testo composto da tre scritti: "Nascita di una rivoluzione", nel quale la scrittrice fissa il ricordo autentico del febbraio sovietico; "La magia", resoconto dei giorni finlandesi; "Emilie Plater", breve storia della patriota polacca che prese parte alla Rivolta di Novembre (1830-1831) contro l'Impero russo. La Némirovsky vede il "bel viso fiero" di una rivoluzione pacifica tramutarsi improvvisamente in un "volto sfigurato e folle" cosparso di sangue. "Sono ricordi che non mi hanno mai abbandonata, ma che sono così brutali, cosi particolari, così vivi che sarebbe un peccato dissimularli con affabulazioni di ogni tipo". Sono immagini viste con gli occhi di una bambina, con gli occhi di un intero popolo e con quelli di un'eroina che muore combattendo per il suo Paese.

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