venerdi 10 maggio 2024
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Mi chiamava Pikolo 04/12/2011 -

Jean Samuel
Mi chiamava Pikolo
Frassinelli

L’amicizia tra Primo Levi e Jean Samuel (scomparso nel settembre del 2010), il Pikolo di Se questo è un uomo, è «unica ed eccezionale» come dirà poi Levi. Il loro incontro nel campo rimane uno dei momenti più alti di tutta la letteratura sulla Shoah. Mentre Levi ha scritto nell'urgenza, Samuel ha aspettato. Dopo ottantaquattro anni, ha affrontato il dolore del ricordo e si è convinto "perché, che lo vogliamo o no, siamo testimoni e abbiamo il dovere di farlo".
Levi e Samuel si sono scritti dal 13 marzo del 1946 fino alla morte di Levi. E insieme ai ricordi di Samuel quelle lettere testimoniano di un’opera di memoria incessante e difficile. Il libro di Jean Samuel racconta anche di come si è articolata tutta l’attività di testimonianza svolta da lui stesso, dai suoi figli e dai suoi nipoti in questi ultimi trent’anni.

Céline e il caso delle bagatelle 24/11/2011 -

Riccardo De Benedetti
Céline  e il caso delle bagatelle
Medusa


Céline, intellettuale collaborazionista e antisemita ha attraversato la storia della letteratura francese con la velocità di una meteora e a 50 anni dalla morte suscita ancora scomuniche e censure, in particolare per i pamphlet, primo fra tutti "Bagattelle" per un massacro. De Benedetti, abituato ad occuparsi di autori scomodi e della loro influenza culturale, in questo saggio ricostruisce nel dettaglio le vicende editoriali del volume ponendo attenzione all’edizione italiana Guanda del 1981 che venne rapidamente ritirata ed evidenziando come la censura abbia avuto poco a che fare con la scomparsa del pamphlet dagli scaffali. Sono diversi i modi di guardare a Céline: tra i tanti che De Benedetti enumera, basti ricordare tutti i sospetti del fascismo verso Bagattelle per un massacro (allora il titolo veniva scritto così) nella prima edizione italiana fatta da Corbaccio nel 1938. Non piaceva che il suo razzismo fosse così poco scientifico.

La giovenca malata di nostalgia e altri racconti 28/01/2013 -

Isaac Bashevis Singer
La giovenca malata di nostalgia e altri racconti
Corbaccio

Isaac Singer nella sua vita ha scritto circa centocinquanta racconti. Questa raccolta comprende quelli da lui stesso preferiti e selezionati, pubblicati tra il 1957 e il 1981.. Scritti in jiddish e tradotti in americano sotto la sua supervisione, i racconti di Singer danno vita a una rappresentazione caleidoscopica, vivace e visionaria dell’ebraismo in tutte le sue molteplici sfaccettature. Dai racconti soprannaturali, agli spaccati di vita della Varsavia prebellica, alle storie delle comunità ebraiche americane di New York, Miami, California, Singer dipinge personaggi di volta in volta religiosi, candidi, sensuali, patetici, ricchi di umanità nella sua accezione più bestiale e più nobile al tempo stesso.

Ben-Gurion: A Political Life 04/11/2011 -

Shimon Peres - David Landau
Ben-Gurion: A Political Life
Schocken

Peres, president and former prime minister of Israel, provides an intriguing and intimate political biography of David Ben-Gurion, Israel’s first prime minister and his erstwhile mentor. Readers will enjoy Peres’s analysis of his relationship with Ben-Gurion and will find his humility appealing: “Why did Ben-Gurion take to me?” The author describes their long friendship with warmth, obvious affection, and respect, but readers might be surprised that the book’s brightest spots are when Peres discusses his own life, especially as reminiscences of Ben-Gurion frequently take the format of conversations between Peres and his co-writer, Landau, former editor-in-chief of the Israeli newspaper Ha’aretz, which are embedded within the text and break up the flow of the narrative.

Holy Terror 24/10/2011 -

Frank Miller
Holy Terror
Legendary Comics

Concepita dal suo creatore per essere una storia di Batman (il cavaliere oscuro avrebbe dovuto affrontare una cellula terroristica di Al-qaeda) la graphic novel è stata successivamente trasformata dal suo autore in una avventura di The Fixer, personaggio completamente inedito con il quale Miller poteva spingersi narrativamente in sentieri inesplorati.
Si tratta di un fumetto post 11 settembre  nel quale  The Fixer si imbarca in una guerra contro i terroristi. Al di là delle polemiche, non c'è alcuna forma di razzismo nelle pagine di questa graphic novel, c'è solo la storia di un giustiziere che  combatte i terroristi dopo che questi hanno attaccato il suo paese e il messaggio contenuto nelle pagine di Holy Terror è chiaro: un uomo in guerra contro il terrorismo la cui missione è  combattere il male assoluto.

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