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Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 13/04/2017, con il titolo "La complicità russa con Assad", il report americano che mostra le prove dell'attacco chimico e le falsità di Mosca. A destra: il gas del dittatore siriano Bashar al Assad Pubblichiamo ampi stralci del documento redatto dal Consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca e diffuso martedì. Sulla scorta di informazioni d’intelligence raccolte dagli Stati Uniti sull’attacco chimico in Siria del 4 aprile scorso, si dimostra che il regime di Damasco e la Russia hanno fatto circolare “fal - se ricostruzioni” sull’attacco “ingannando “confondendo” deliberatamente il resto del mondo. L’uso di armi chimiche da parte del regime di Assad il 4 aprile 2017
I leader militari di alto livello sono stati probabilmente coinvolti nella pianificazione dell’attacco. Una quantità significativa di segnalazioni sui social media indica che l’attacco chimico è iniziato a Khan Sheykhun alle 6 e 55 ora locale il 4 aprile. Le nostre informazioni mostrano che l’agente chimico è stato sganciato da un aereo Su-22 del regime che è decollato dalla base di Shayrat, controllata dal regime. Questo aereo era nelle vicinanze di Khan Sheakhun circa 20 minuti prima dell’inizio dei report sull’attacco chimico e ha abbandonato l’area poco dopo l’attacco. Inoltre, le nostre informazioni indicano che del personale storicamente associato con il programma di armi chimiche della Siria era alla base aerea di Shayrat alla fine di marzo per preparare un attacco nel nord della Siria, e che era presente nella base il giorno dell’attacco. Ore dopo l’attacco del 4 aprile, ci sono state centinaia di testimonianze di vittime che hanno presentato sintomi tipici dell’esposizione da sarin, come lo schiumare dal naso e dalla bocca, gli spasmi, le pupille ristrette. L’insieme dei sintomi non combacia con l’esposizione ad agenti che irritano le vie respiratorie come il cloro – che il regime ha usato in altri attacchi – ed è molto difficile che sia stato provocato da un altro attacco a causa del numero delle vittime nei video e l’assenza di altre ferite visibili. Le testimonianze pubbliche successive all’attac - co mostrano che anche i primi soccorritori hanno avuto difficoltà respiratorie e hanno perso coscienza dopo essere entrati in contatto con le vittime – segno di un’esposizio - ne al sarin di secondo livello. Alle 12.15 ora locale, video girati sul posto mostrano la morte di molti bambini di varie età. Alle 13.10 ora locale sono emerse testimonianze di un ospedale bombardato, con un video successivo che ha mostrato il bombardamento di un ospedale vicino al luogo in cui erano state portate le vittime dell’attacco al sarin. Immagini di un satellite commerciale risalenti al 6 aprile mostrano che i crateri intorno all’ospedale sono compatibili con le testimonianze di un attacco convenzionale sull’ospedale dopo l’attacco chimico. In seguito nella giornata del 4 aprile, medici locali hanno postato video che mostrano pazienti con costrizione delle pupille (un segnale dell’esposizione a gas nervino), personale medico con tute protettive complete e pazienti trattati con atropina, che è l’antidoto per agenti nervini come il sarin. Siamo sicuri che l’opposizione non può avere fabbricato tutti i video e le testimonianze sull’attacco chimico. Farlo avrebbe richiesto una campagna organizzata per ingannare molteplici media e ong senza essere scoperti. Inoltre, abbiamo confermato indipendentemente posizione e tempistiche di alcuni dei video girati durante l’attacco. Inoltre, l’Organizzazione mondiale della sanità ha affermato il 5 aprile che la sua analisi delle vittime dell’attacco in Siria ha mostrato che erano stati esposti a gas nervino, citando l’assenza di ferite esterne e la morte per soffocamento. Medici senza frontiere ha detto che il personale medico che curava i pazienti ha trovato sintomi consistenti con l’esposizione a un agente neurotossico come il sarin. Amnesty international ha detto che le prove portano a un attacco chimico lanciato via aria. Successive analisi di laboratorio di campioni fisiologici raccolti da molte vittime mostrano segni di esposizione al sarin. Rifiutare le false narrazioni Il regime siriano e il suo sostenitore principale, la Russia, hanno cercato di confondere la comunità internazionale sulla responsabilità dell’uso di armi chimiche sul popolo siriano in questo e in attacchi precedenti. Inizialmente, Mosca ha negato le accuse di un attacco chimico a Khan Shaykhun, dicendo che l’attacco era “una bufala e una provocazione” e che tutte le prove erano false. E’ evidente, tuttavia, che l’op - posizione siriana non avrebbe potuto fabbricare questa quantità e varietà di video e di altre testimonianze sia dal sito dell’at - tacco sia dalle strutture mediche in Siria e Turchia, al tempo stesso ingannando sia i media sia le agenzie d’intelligen - ce. Mosca ha successivamente detto che il rilascio di agenti chimici era stato provocato da un bombardamento del regime su un deposito di munizioni dei terroristi nelle periferie est di Khan Shaykhun. Tuttavia, una fonte militare siriana ha detto ai media di stato russi il 4 aprile che le forze armate siriane non avevano effettuato nessun bombardamento su Khan Shaykhun, contraddicendo le affermazioni russe. Un video pubblico mostra inoltre il luogo in cui riteniamo che siano cadute le bombe chimiche – non su un edificio pieno di armi, ma nel mezzo di una strada nella parte nord di Khan Shaykhun. Le immagini di un satellite commerciale da quell’area scattate il 6 aprile, dopo il fatto, mostrano un cratere nella strada corrispondente al video. Mosca ha suggerito che i terroristi hanno usato il deposito presunto di munizioni per produrre e archiviare gas tossico che è stato successivamente usato in Iraq, aggiungendo che sia l’Iraq sia le organizzazioni internazionali hanno confermato l’utilizzo di queste armi da parte dei militanti. Mentre è confermato che lo Stato islamico di Iraq e Siria (Isis) ha usato ripetutamente gas mostarda sul campo di battaglia, non ci sono indicazioni che l’Isis sia responsabile di questo incidente o che l’attacco abbia riguardato agenti chimici in possesso dell’Isis. Mosca ha detto che l’attacco aereo è avvenuto tra le 11.30 e le 12.30 ora locale il 4 aprile, senza contare che le segnalazioni dell’attacco sono apparse sui social media verso le 7.00 ora locale quella mattina, quando sappiamo che un aereo da guerra del regime volava sopra Khan Shaykhun. Inoltre, i resti di munizioni nel cratere e i resti intorno al punto d’impatto corrispondono con una munizione funzionante, ma le strutture intorno all’impatto non sono state danneggiate come sarebbe normale da una bomba esplosiva. Al contrario, il danno corrisponde meglio a un attacco con munizioni chimiche. Il regime siriano ha già utilizzato in passato altri agenti chimici in attacchi contro i civili in aree sotto il controllo dell’opposi - zione, compreso l’utilizzo di gas mostarda ad Aleppo alla fine del 2016. La Russia ha sostenuto che il video del 4 aprile mostra che le vittime di questo attacco presentano gli stessi sinotmi di avvelenamento delle vittime ad Aleppo nello scorso autunno, sottintendendo che a Khan Shaykhun sia stato utilizzato qualcosa di diverso dall’agente nervino. Tuttavia, le vittime dell’attacco del 4 aprile presentavano sintomi da esposizione a gas nervino, comprese le pupille ristrette, schiuma da naso e bocca, spasmi, che non sono invece presenti in caso di esposizione a gas mostarda. Le argomentazioni della Russia si allineano a uno schema che prevede di deviare le accuse dal regime siriano e di provare a sminuire la credibilità dei suoi oppositori. La Russia e la Siria, in molte dichiarazioni da metà del 2016, hanno accusato l’opposi - zione siriana di perpetrare attacchi chimici. Ma come è accaduto anche con la ricostruzione russa dell’attacco di Khan Shaykhun, molte argomentazioni russe non riportavano dettagli specifici e credibili. Nel novembre scorso, per esempio, alti funzionari russi hanno utilizzato un’immagine di un noto attacco chimico del regime del 2013 sui social media per dimostrare pubblicamente l’utilizzo di armi chimiche da parte dell’opposizione. Nel maggio del 2016, funzionari russi hanno sostenuto la stessa cosa utilizzando un’immagine di un videogame. Nell’ottobre del 2016, Mosca ha anche sostenuto che i terroristi utilizzavano il cloro e il fosforo bianco ad Aleppo, anche se riprese dal terreno fatte da media pro russi non mostravano segni di utilizzo del cloro. Anzi, le nostre informazioni di intelligence di quello stesso giorno rivelano che non soltanto i report russi non erano accurati ma anche anzi il regime possa accidentalmente aver utilizzato il cloro contro le proprie stesse forze. I report contraddittori ed erronei della Russia sembrano essere stati fatti con l’intento di confondere la situazione e di offuscarla in nome del regime siriano. Le ricostruzioni di Mosca sono state tipicamente organizzate per distrarre l’atten - zione della comunità internazionale dall’utilizzo in corso di armi chimiche da parte della Siria – come è accaduto questa settimana – o per controbattere alle rilevazioni dell’Organization for the Prohibition of Chemical Weapons (Opcw) e del Joint investigative Mechanism (Jim) delle Nazione Unite, che hanno confermato, nell’agosto e nell’ottobre del 2016, i report secondo cui il regime siriano ha continuato a fare attacchi chimici in molteplici occasioni ben dopo essersi impegnato a smantellare il proprio arsenale nel 2013. La Russia ha anche messo in discussione le scoperte imparziali del Jim – un organismo che la Russia stessa ha contribuito a istituire – e si è spinta ancora oltre, arrivando a suggerire che il regime di Assad avrebbe dovuto investigarsi da solo sull’utilizzo delle armi chimiche. La risposta di Mosca all’attacco del 4 aprile segue uno schema di risposte già collaudato in altre azioni: produce molte ricostruzioni in conflitto tra loro in modo da creare confusione e instillare il dubbio nella comunità internazionale. La condanna internazionale e il tempo dell’azione Per inviare la propria opinione al Foglio, telefonare 06/589090, oppure cliccare sulla e-mail sottostante lettere@ilfoglio.it |
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