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Riprendiamo dalla AVVENIRE di oggi, 14/11/2017, a pag. 11, con il titolo "A Riad il patriarca maronita Rai. Vedrà Hariri", il commento di Camille Eid; dall' OSSERVATORE ROMANO, a pag. 1, la breve "Hariri torna a parlare".
I giornali italiani hanno a lungo scritto di "rapimento" di Saad Hariri, per poi ammettere che non si trattava di rapimento, ma di un'abile mossa concordata con Mohammed bin Salman, sotto gli auspici e con il sostegno di Donald Trump. Oggi addirittura Avvenire corre ai ripari dedicando un pezzo alla visita del patriarca cristiano maronita in Arabia Saudita. Ecco gli articoli:
AVVENIRE - Camille Eid: "A Riad il patriarca maronita Rai. Vedrà Hariri"
Il primate cristiano alla Corte dei Saud. Non era successo dal lontano 1975, anche se non sono mancati incontri e visite di protocollo tra membri della dinastia e prelati cristiani, culminati nell'udienza concessa da Benedetto XVI nel 2007 a re Abdullah. Il patriarca maronita Béchara Boutros Rai è arrivato ieri pomeriggio in visita ufficiale a Riad in un contesto di semi crisi tra il Beirut e Riad, dovuto al giallo sulle reali condizioni del primo ministro libanese Saad al-Hariri che da Riad aveva presentato a sorpresa, lo scorso 4 novembre, le sue dimissioni. Rai avrà oggi colloqui con re Salman e con il principe ereditano Mohammed bin Salman (Mbs) sui temi del dialogo, del rifiuto del terrorismo e dell'estremismo, e toccherà anche la condizione di lavoratori libanesi residenti in Arabia Saudita - circa 300mila - che ora temono di essere espulsi dal regno. In programma anche un incontro con Hariri che il patriarca ha sollecitato prima di lasciare Beirut. La visita assume perciò il significato di una iniziativa di importanza centrale, tenuto conto del ruolo rilevante della Chiesa maronita nella vita politica del Libano. Domenica sera Hariri ha assicurato in una lunga intervista che tornerà in Libano «tra pochi giorni» e seguirà le «procedure costituzionali» per formalizzare le sue dimissioni. Un modo, ha spiegato il premier, «per dare uno choc positivo» al Paese e portare a un «risveglio». Dopodiché si impegnerà in «nuovi negoziati» per arrivare a un governo libero dalle «interferenze straniere». «Accolgo con favore l'annuncio di Hariri», la reazione su Twitter del presidente libanese Michel Aoun. Questo, ha aggiunto la presidenza libanese in un comunicato, permetterà di discutere «delle sue dimissioni, delle sue cause, e delle preoccupazioni che dovranno essere affrontate». L'OSSERVATORE ROMANO: "Hariri torna a parlare"
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