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La Stampa - Nazione/Carlino/Giorno Rassegna Stampa
16.10.2017 Austria: vincono conservatori e destra
Cronaca faziosa di Letizia Tortello, commento di Roberto Giardina

Testata:La Stampa - Nazione/Carlino/Giorno
Autore: Letizia Tortello - Roberto Giardina
Titolo: «La svolta a destra dell'Austria. Kurz: 'Cambierò questo Paese' - Austria, vince la paura. Popolari e ultradestra alleanza antimigranti»

Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 16/10/2017, a pag.2, con il titolo "La svolta a destra dell'Austria. Kurz: 'Cambierò questo Paese' " la cronaca di Letizia Tortello; da NAZIONE/CARLINO/GIORNO, a pag. 7, con il titolo "Austria, vince la paura. Popolari e ultradestra alleanza antimigranti".

La cronaca di Letizia Tortello descrive i partiti vincitori nelle elezioni austriache di ieri come covi di estremisti e di pericolosi neonazisti. Senza dubbio nel FPO ci sono elementi di estrema critica nei confronti della diffisione dell'islam in Europa, questo articolo, come molti già scritti su AfD in Germania, cerca di mettere a tacere le opinioni contrarie a quelle politicamente corrette con l'accusa di estremismo e fascismo. Di diverso tenore il puntuale commento di Roberto Giardina.

Ecco gli articoli:

LA STAMPA - Letizia Tortello: "La svolta a destra dell'Austria. Kurz: 'Cambierò questo Paese' "

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Letizia Tortello

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Sebastian Kurz

L’Austria svolta a destra. L’onda nazionalista xenofoba e anti-islam dell’Fpö di Strache, dopo il boom previsto dai sondaggi, si ferma al terzo con il 26% dei voti. Ma guadagna 11 seggi. Vienna ieri ha votato per rinnovare il parlamento. I socialdemocratici dell’Spö che erano il primo partito e governavano, considerando gli ultimi dati di ieri sera, tengono con il 26,9%, il peggior risultato di sempre, e finiscono secondi con il cancelliere uscente Christian Kern che ammette i suoi errori. Con loro, gli austriaci hanno messo un argine allo strapotere dell’estrema destra. Comunque vada con la coalizione di governo, la cosa certa è che il Paese senza sbocchi sul mare farà pressione su Bruxelles per il controllo delle frontiere e per fermare l’immigrazione illegale. Nel caso di un’alleanza «nero-blu» delle destre, tra Kurz e Strache, che insieme hanno ottenuto quasi il 60%, l’Austria potrebbe diventare una spina acuminata nel fianco della Ue e per la politica di accoglienza di Merkel e Macron. È accaduto ancora una volta quel che è capitato in Olanda prima e in Francia poi, dove l’estrema destra populista non ha sfondato. I popolari impersonati dal «Re Sole» dell’Övp, il 31enne Sebastian Kurz, staccano tutti con un risultato ben sopra il 31%. Kurz vince, ma avrà bisogno di un partner. Martedì si apriranno le consultazioni con il presidente della Repubblica Van der Bellen, che già fa sapere: «Certi ministri non sono graditi». Si riferisce ad un’eventuale nomina del suo rivale alle presidenziali Norbert Hofer (Fpö).

Se il 31enne diventerà cancelliere, sarà il leader più giovane del mondo. Determinato a proteggere i confini del Paese d’Oltralpe dall’arrivo dei migranti e a respingere in toto quelli irregolari. Chiederà alla Ue più sussidiarietà e autonomia per gli Stati dal governo centrale di Bruxelles. «Il nostro è un risultato storico, in 50 anni è la seconda volta che arriviamo al primo posto, non succedeva dagli anni ’70», commenta contento Kurz alla tv Orf pubblica. Soprattutto se si considera il suo «miracolo»: ministro degli Esteri uscente, ha preso in mano il partito cristianodemocratico rottamando la vecchia guardia cinque mesi fa e l’ha fatto balzare in testa.

La svolta
Il voto dice che la quieta e silenziosa Austria, cerniera dell’Europa, con un’economia che cresce quasi il doppio di quella dell’Italia e per la prima volta nel 2017 più della media europea, si è ribellata all’arrivo di quasi 90 mila migranti nel 2015 (più che in Germania rispetto alla popolazione). Voleva una svolta. Il vincitore Kurz, enfant prodige della politica austriaca, a 24 anni sottosegretario all’Integrazione e a 27 ministro, l’ha incarnata. È stato scaltro a rappresentare il cambiamento. Amico del premier ungherese Orban, con lui ha gioito della chiusura della rotta balcanica. Ha interpretato l’umore di base della popolazione, caratterizzato dalla paura, la sua retorica ha messo nello stesso calderone rifugiati e terroristi islamici, è stato bravo a soggiogare tutti i temi alla questione migranti, trattandoli come il capro espiatorio di quel che non va nel Paese. Nel nuovo Nationalrat guadagnerà 15 deputati. Mentre 11 in più ne prenderanno i liberalnazionalisti di Strache.

Nazionalisti ripuliti
La Fpö erede di Haider cresce rispetto a cinque anni fa. Ha quasi eguagliato il risultato del ’99, quando si coalizzò con l’Ovp e l’Austria attirò su di sé le sanzioni di 14 Stati europei per i toni xenofobi del suo governo. Vienna precipitò nel peggior isolamento della sua storia. Ora l’alleanza potrebbe replicarsi. Strache gioca su due tavoli. Ha abbandonato il passato giovanile vicino ai gruppi neonazisti, i suoi toni sono diversi dall’AfD tedesca. «Siamo arrivati al cuore della società», ha commentato. «Visto che ci hanno copiato il programma, ci sono possibilità di fare una coalizione». Con i popolari, con cui condivide la visione sull’immigrazione, o con i socialdemocratici dell’Spö, che sarebbe un’alleanza certo bipolare: Kern ha posto come condizione per collaborare una visione non euroscettica.

Ko socialdemocratico
Il cancelliere uscente ammette «gli errori commessi». Sono «tempi difficili per i socialdemocratici – dice -, ma considerata la situazione europea il risultato va bene». L’Austria apre uno scenario di incertezza, che potrebbe portarla più vicina ai Paesi di Visegrad, sicuramente lontana dalla confinante Germania, con cui qualunque cancelliere dovrà fare i conti.

NAZIONE/CARLINO/GIORNO - Roberto Giardina: "Austria, vince la paura. Popolari e ultradestra alleanza antimigranti"

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Roberto Giardina

L'AUSTRIA va a destra, vince Sebastian Kurz, a 31 anni sarà il più giovane Cancelliere nella storia, il più giovane capo di governo in Europa (Macron è più anziano di otto anni). Quando è caduto il Muro andava all'asilo. Ma a Vienna ricordano che Francesco Giuseppe, il nostro Cecco Beppe, salì sul trono appena diciottenne. E Sebastian ha l'ambizione di guidare non solo l'Austria Felix, ma vuol diventare il leader della Mitteleuropa, i paesi dell'Est compatti e critici verso Bruxelles. E più presentabile dell'ungherese Orbán e del polacco Kaczynski. Sostiene di essere europeista, e soprattutto un patriota austriaco. La sua Vienna si allontana dall'Europa di Frau Merkel e di Macron, e lascia l'Italia sola a fronteggiare l'esodo dei profughi. «Salviamoli — dice Kurz — poi li fermiamo alla frontiera, e li rimandiamo a casa loro». E stato lui da ministro degli Esteri a chiudere il Brennero minacciando l'invio dei Risultato choc per i Verdi Quattro anni fa al 12,3%, ora fuori dal Parlamento panzer. «Oggi abbiamo la chance per cambiare l'Austria», ha promesso Kurz appena chiuse le urne.

IN BASE alle prime proiezioni, la sua Ovp con il 31,7, guadagna 7,9 punti, e tiene a distanza i liberali del Fpö, che risalgono del 6,6 e si fermano al 25,98. In primavera erano ancora primi. Poi è sceso in campo Sebastian. Dopo il disastro dei socialdemocratici in Germania, il 24 settembre, anche l'Spö del Cancelliere uscente Christian Kern perde un punto e scende al 27. Il partito che fu di Kreisky ottiene uno dei peggiori risultati del dopoguerra. La socialdemocrazia in Europa, dalla Francia a Berlino a Vienna, sembra avviata verso una crisi irreversibile.

CATASTROFE per i Verdi, perdono i due terzi, 1'8,6, e con il 3,8 non entrano per pochi voti in Parlamento (lo sbarramento è al 4). Il crollo è dovuto alla secessione compiuta dal deputato Peter Pilz che, con la lista che porta il suo nome e pur senza programma, ha ottenuto il 4,4. Entra anche l'altro partito liberale, il Neos, cioè la Nuova Austria, con il 5,3. I risultati definitivi sono attesi per giovedì, ma qualche decimale in più potrebbe essere decisivo solo per i Verdi. Ha votato 1'80 % dei 6,4 milioni di elettori, una percentuale elevata a causa del confronto acceso tra Spö e Ovp. Una battaglia nel fango: i collaboratori di Kern hanno diffuso fake news in rete contro Kurz, e lo scandalo ha fatto perdere altri voti. Poco probabile una nuova Grande Coalizione, con,cambio della guardia al vertice. E quasi sicuro che Kurz preferirà allearsi all'estrema destra con i populisti dell'Fpö, guidata da Heinz-Chistian Strache, l'allievo di Jörg Haider. Potrà atteggiarsi in Europa come garante della democrazia a Vienna, terrà sotto controllo l'Fpö., che all'opposizione sarebbe una costante spina nel fianco. «Kurz ha vinto perché ci copia», commenta ironico Strache. Kurz è giunto al traguardo in 7 anni: a 24, sottosegretario, a 27 ministro degli Esteri ora capo del governo. I rotocalchi lo hanno trattato da divo, bello, alto (un metro e 86), occhi azzurri. A luglio ha presentato in pubblico la compagna, Susanne, stanno insieme dal liceo. Sebastian piace ai giovani, in Austria si vota a 16 anni, rassicura gli anziani: la patria cattolica non sarà conquistata dall'Islam.

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