domenica 28 aprile 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


Clicca qui






Il Giornale Rassegna Stampa
03.03.2024 La verità ignorata sulla strage del pane
Analisi di Fiamma Nirenstein

Testata: Il Giornale
Data: 03 marzo 2024
Pagina: 12
Autore: Fiamma Nirenstein
Titolo: «Quella verità ignorata sulla strage del pane. Sembra una replica dell'ospedale al-Shifa»

Riprendiamo dal GIORNALE di oggi 03/03/2024 a pag. 12 il commento di Fiamma Nirenstein con il titolo: "Quella verità ignorata sulla strage del pane. Sembra una replica dell'ospedale al-Shifa".

Fiamma Nirenstein
Fiamma Nirenstein

Gaza: spari sulla folla in attesa degli aiuti, oltre 110 morti - RTL 102.5
I tir con gli aiuti umanitari a Gaza, assaltati dalla folla. Un'altra occasione per distorcere l'informazione, delegittimare Israele e demonizzare la sua guerra difensiva

Smettiamo di dire sciocchezze. È vero che Israele ha mal spiegato quello che era successo, e anche tardi, ma la voluttà, l'uso della parola «massacro» associata senza ombra di dubbio all'espressione «soldati israeliani» (Il Fatto: «Gaza il massacro del pane... soldati israeliani sparano sulla folla dagli Usa all'Europa sanzioni unanimi»; Il domani: «A Gaza spari sulla folla...»; «...l'esercito israeliano ha ammesso di aver colpito persone in coda per gli aiuti...») con cui si è strillata la fantasia che Israele avesse aggredito a cannonate la folla intorno ai camion di aiuti, la prosopopea politica con cui si è chiesto piamente il cessate il fuoco (Avvenire: «Giù le armi» e sotto: «all'indomani della strage degli affamati...»; La Stampa «Netanyahu ha affamato Gaza», il Manifesto: «Strage del pane, il silenzio di Israele») è delegittimazione di Israele, odio per lo Stato Ebraico, antisemitismo inconscio, forse, ora molto di moda. I teleschermi di tutto il mondo si sono sbilanciati, immemori delle bugie sull'ospedale al Shifa di Gaza colpito da un missile di Hamas, e non israeliano, che fece qualche decina di morti (e non centinaia, come disse la Bbc pensando che fosse israeliano).

La risposta a queste critiche, spiega che la responsabilità è del democratico stato d' Israele: a chi se non a Israele ci si dovrebbe rivolgere per chiedere più umanità per la gente di Gaza? È inutile certo, chiedere a Hamas di arrendersi per restituire la pace al medio Oriente e alla sua popolazione, e quindi nessuno fa la cosa più logica: arrenditi Sinwar, e poni fine alla guerra. Invece, è Israele che deve smettere di combattere lasciando in vita un'organizzazione che ha come unico scopo quello di uccidere i suoi cittadini, che dal 2005 si è dedicata a preparare il territorio con le armi iraniane e le gallerie, solo per questo, che insegna a scuola ai bambini come assassinare gli ebrei.

Israele deve restare preda dei peggiori criminali del mondo, di un'organizzazione terrorista peggio dell'Isis e di Al Qaida, le sue zone di confine possono rimanere vuote delle centinaia di migliaia di persone che non possono più vivere (voi ci vivreste?) attaccati a Gaza. I suoi capi nascosti nelle gallerie agiscono a spintoni di decine e centinaia di morti fra i loro criminalizzando Israele, esibendo a fronte dei cadaveri dei bambini ebrei decapitati quelli degli scudi umani loro vittime che muoiono quando li usa, prigionieri delle armi di Hamas anche loro, nonostante gli inviti (a milioni) all'evacuazione di edifici civili strabordanti lanciamissili, missili, armi. Fatevi dunque avanti voi, poveri cittadini di Gaza, che affollandovi intorno ai camion avete visto piombare sul cibo gli uomini di Hamas che con altri gruppi criminali armati vi calpestavano e vi sparavano, che siete stati schiacciati dai camion, che vi siete anche presi delle pallottole israeliane quando i soldati si sono visti minacciati dalla folla eccitata. Voi sapete fin dal primo giorno dove sono nascosti gli ostaggi, aiutate a ritrovarli, segnalate che esiste una Gaza non nazificata. Per ora non ce n'è traccia: sappiamo solo di cittadini che si sono uniti ai mostri della nukhba, di maestri di scuola che hanno fatto da custodi ai rapiti, di ladri e violentatori mimetizzati fra la gente. Adesso, siate voi a segnalare il cambiamento: denunciate i mostri come Sinwar che ha scelto di portarvi alla situazione che vivete. La guerra può chiudersi solo con la cattura o la resa di Hamas, con la restituzione dei rapiti: non c'è in Israele, né a destra né a sinistra, e questo anche è oggetto di equivoco, nessuna altra posizione che questa. È una guerra di necessità, del bene contro il male, insensato, pensare che la guerra possa chiudersi con la sopravvivenza di mostri che hanno decapitato neonati e violentato, ucciso, smembrato e seguitano a progettare di farlo.

Netanyahu, Gantz, tutti, sono dell'idea che uno stato Palestinese dovrà essere costruito come una soluzione per la pace, due stati per due popoli, e non uno Stato da cui condurre una migliore guerra di distruzione contro Israele. Puntare il dito su Netanyahu è disinformazione, è un altro vizio che non ha base politica, se non quella, robusta, di chi immagina che tutto ciò che non è di sinistra, puzzi di zolfo.

Per inviare la propria opinione al Giornale, telefonare: 02/85661, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


segreteria@ilgiornale.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT