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Il Giornale Rassegna Stampa
10.11.2017 Tragedia in mare: la responsabilità della Ong tedesca
Commento di Fausto Biloslavo

Testata: Il Giornale
Data: 10 novembre 2017
Pagina: 14
Autore: Fausto Biloslavo
Titolo: «Libia, i migranti affogano: video incastra Ong tedesca»

Riprendiamo dal GIORNALE di oggi, 10/11/2017, a pag.14, con il titolo "Libia, i migranti affogano: video incastra Ong tedesca" il commento di Fausto Biloslavo.

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Fausto Biloslavo

Una motovedetta della Guardia costiera libica arriva per prima in mezzo al mare per soccorrere un gommone zeppo di migranti, che non sarebbe rimasto a galla a lungo. Poco dopo piomba sulla scena Sea watch 3, una delle navi della Ong tedesca talebana dell'accoglienza. Piuttosto che collaborare con il comandante libico, che cerca di convincere gli umanitari, fa da calamita, se non da esca per i migranti che si gettano in mare. Almeno cinquanta annegano compreso un neonato, secondo le testimonianze dei superstiti a Pozzallo. L'Ong punta subito il dito contro i libici, accusandoli di aver provocato la tragedia, ma i filmati girati dalla Guardia costiera di Tripoli dimostrano il contrario.

 

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La nave della Ong "Sea Watch 3"

Lunedì scorso il centro di coordinamento con la Marina italiana nella base di Abu Sitta a Tripoli allerta i libici che c'è un gommone in difficoltà a 30 miglia dalla costa. In venti minuti la motovedetta più vicina, Ras Jadir, arriva sul posto, dove la situazione è delicata. Il gommone di fabbricazione cinese è stracarico con oltre 100 migranti e potrebbe affondare. Pure la centrale operativa della Guardia costiera a Roma ha lanciato l'allarme e Sea watch piomba sul posto, ma dopo i libici, che essendo arrivati per primi hanno il comando delle operazioni. Un filmato postato ieri dai marinai di Tripoli mostra con quanta cautela si avvicinino ai migranti per lanciare una cima verso il gommone invitandoli a stare calmi. Il rischio è che per i movimenti a bordo il gommone si ribalti facendo finire tutti in mare. «L'equipaggio della Ras Jadir ha cominciato a recuperare i migranti, ma la gente di Sea watch si è piazzata a dieci metri nonostante le ripetute richieste del comandante di collaborare» spiega al Giornale il Capitano di vascello Abujela Abdelbari, veterano della Guardia costiera. «I migranti illegali è ovvio che vogliono andare in Italia e non tornare indietro in Libia.

La vicinanza del gommone della Ong ha provocato il disastro. A decine si sono tuffati anche a rischio di annegare» sottolinea l'ufficiale libico. E le immagini lo dimostrano. Una volta affiancato il gommone alla motovedetta libica molti migranti si lanciano in mare nuotando verso l'unità della Ong. I filmati parziali e le foto dei talebani dell'accoglienza, al contrario, puntano a dimostrare che è tutta colpa della Guardia costiera di Tripoli.

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