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La Repubblica Rassegna Stampa
07.11.2023 Israele bracca nei tunnel
Cronaca di Daniele Raineri

Testata: La Repubblica
Data: 07 novembre 2023
Pagina: 6
Autore: Daniele Raineri
Titolo: «'A Gaza diecimila morti'. Israele bracca nei tunnel il leader di Hamas»
Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 07/11/2023, a pag.6, con il titolo "'A Gaza diecimila morti'. Israele bracca nei tunnel il leader di Hamas" l'analisi di Daniele Raineri

Festival Internazionale del Giornalismo
Daniele Raineri

How Hamas uses its tunnels to kill and capture Israeli soldiers - The  Washington Post
Tunnel a Gaza

TEL AVIV — I bombardamenti israeliani nella Striscia di Gaza hanno ucciso diecimila persone in un mese secondo i dati diffusi ieri del ministero del ministero della Sanità palestinese e fra queste quattromilacento sono bambini. La campagna aerea è molto più violenta rispetto alle precedenti guerre tra Israele e Hamas e per fare un confronto basta andare a rivedere i numeri. Nel 2008 durante l’operazione Piombo fuso i morti palestinesi furono circa millequattrocento in tre settimane di guerra. Nel 2014 durante l’operazione Margine di protezione i morti palestinesi furono circa duemilatrecento in sei settimane. Ed è possibile che una percentuale di vittime oggi sia ancora sotto i detriti e quindi difficile da recuperare e contare. Secondo ilNew York Times, l’Amministrazione Biden sta facendo pressione per ridurre il numero di morti civili e i consiglieri militari Usa in Israele hanno proposto una serie di misure, come raccogliere più informazioni d’intelligence sui centri di comando di Hamas prima di bombardare, migliorare la procedura che porta a localizzare e colpire i leader di Hamas, usare bombe meno potenti contro le basi sotterranee del gruppo e inviare squadre di commando per fare uscire i guerriglieri dai loro nascondigli. Per la stampa israeliana però questi consigli sono stati respinti perché «se messi in pratica potrebbero provocare più perdite fra i soldati di Israele » (per ora arrivate a trenta), che in questi giorni hanno chiuso l’assedio dall’esterno di Gaza City e si preparano a entrare dentro la città. Domenica sera gli israeliani hanno staccato per qualche ora le comunicazioni internet dentro alla Striscia e quando questo accade è il segno che sta succedendo qualcosa di anomalo. Inoltre ci sono stati bombardamenti ancora più intensi del solito, che secondo l’Idf hanno danneggiato la rete di tunnel usata da Hamas. Un rumor partito dalla tv israeliana Channel 13 parlava della possibile eliminazione del leader di Hamas, Yahia Sinwar, con un’operazione speciale all’interno di un bunker nei sotterranei dell’ospedale di al Shifa, il più grande di Gaza City, ma poi si è perso nel nulla. Sinwar è considerato il leader più responsabile di tutti per gli attacchi del 7 ottobre delle squadre di Hamas nel Sud di Israele che hanno ucciso millequattrocento civili israeliani. In ogni conflitto si inseguono voci senza fondamento che appaiono e scompaiono, ma è interessante che dal governo israeliano stiano battendo con insistenza sul concetto di Sinwar “seduto nel suo bunker”. Domenica il primo ministro Netanyahu ha detto che al capo di Hamas «non importa della sua gente e agisce come un piccolo Hitler in un bunker» e lunedì il ministro della Difesa Yoav Gallant ha detto che «Sinwar se ne sta nel suo bunker mentre i comandanti di Hamas muoiono». La caccia al leader di Hamas è uno degli obiettivi principali di questa guerra da parte israeliana e per quanto il gruppo palestinese abbia vantato in passato che Sinwar “è introvabile”, il territorio della Striscia non è infinito e i luoghi usati da Hamas sono giocoforza sempre gli stessi. Potrebbe esserci una correlazione con quello che è successo venerdì, quando un drone israeliano ha sparato un missile contro un’ambulanza davanti all’ospedale di al Shifa e ha ucciso tredici passanti. Poco dopo l’esercito israeliano ha dichiarato che «Hamas usa le ambulanze per trasportare i suoi uomini». Ieri il capo della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha detto che «Hamas nasconde i suoi combattenti in bunker e tiene armi sotto campi per rifugiati e infrastrutture civili. Hamas sta chiaramente usando palestinesi innocenti e ostaggi come scudi umani. Israele deve sforzarsi di evitare vittime civili, perché ogni vita è importante, palestinese o israeliana». Sono usciti maggiori dettagli sull’operazione notturna di una settimana fa per liberare Uri Megidish, una soldatessa rapita il 7 ottobre. Era tenuta non in un tunnel, ma in una casa nel campo profughi di al Shati, periferia Nord di Gaza City. Durante il blitz sono state uccise due guardie. L’ospedale al Shifa è a circa due chilometri, più vicino alla costa, ed è affollato da decine di migliaia di civili che cercano rifugio. Nel pomeriggio di ieri un sedicenne palestinese di Gerusalemme Est ha accoltellato a morte una poliziotta nella Città vecchia e ha ferito un poliziotto, prima di essere ucciso.

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