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Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


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Rassegna Stampa
15.09.2017 Giro d'Italia 2018: partenza a Gerusalemme per i 70 anni dello Stato d'Israele
Commento di Fiamma Nirenstein

Testata:
Autore: Fiamma Nirenstein
Titolo: «Lo strano Giro d'Italia che partirà da Israele»

Riprendiamo dal GIORNALE di oggi, 15/09/2017, a pag. 1-19, con il titolo "Lo strano Giro d'Italia che partirà da Israele", il commento di Fiamma Nirenstein.

Oltre all'articolo di Fiamma Nirenstein, anche TUTTOSPORT pubblica oggi un pezzo sull'argomento dal titolo "Tutto confermato! Il Giro parte da Israele" dai toni entusiasti. E' la prima volta in cui il Giro d'Italia partirà da Gerusalemme, nei prossimi mesi verranno decise le tappe in Israele (probabilmente tre).

Ecco l'articolo:

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Fiamma Nirenstein

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Un momento del Giro d'Italia 2017

Potrebbe essere il 4 o il 5 di maggio del 2018, ancora c'è un po' di nebbia, ma Gerusalemme risplende chiara, brillante, alta all'orizzonte. Sarà da qui, ed è un evento che fa allegria in un mondo orientale grigio e aggrondato, che partirà il prossimo Giro d'Italia: ormai è sicuro. Già a metà agosto il consolato generale d'Italia nella capitale d'Israele aveva fatto sapere di essere in contatto con gli organizzatori, poi piano piano la cosa è cresciuta e così, per la prima volta la competizione tanto cara al cuore degli italiani, giunta alla sua 101esima edizione, parte dalla Città Santa. Niente è ancor sicuro, ma probabilmente la prima tappa percorrerà le strette salite della Città Vecchia, e poi si terranno altre due tappe in Israele per partire alla volta della Sicilia e risalire lo Stivale. Il ritratto che dominerà la gara è nientemeno che quello di un fiorentino d'oro, Gino Bartali, un'icona non soltanto di valore sportivo indomito, ma anche di coraggio fisico e morale legato al salvataggio di tanti ebrei durante le persecuzioni e le deportazioni nazifasciste, quando Bartali non temeva di recapitare documenti falsi, con cui nascondersi e rifugiarsi, a bordo della sua bici. Al Museo della Shoah, Yad va Shem, ha un posto nell'empireo dei Giusti. Il Giro è un'iniziativa molto importante per la capitale e per lo Stato degli ebrei: Israele ne fa un perno del suo sforzo internazionale per festeggiare i 70 anni di età dello Stato d'Israele e lo interpreta certamente come un segnale di amicizia verso l'unica democrazia del Medio Oriente.

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Gino Bartali

Di certo se come sembra si concluderà a Roma, capitale del mondo cristiano, questo accentuerà l'aspetto parallelo, già annunciato, di «Giro della Pace», come sarà probabilmente chiamato. Ma, non preoccupiamoci, parlando di Gerusalemme non mancheranno le polemiche: nonostante per la prima volta i fedeli delle tre religioni monoteiste abbiano la libertà di frequentare tutti i luoghi della loro fede e averne cura in proprio, liberamente, da quando finalmente nel 1967 attaccata dalla Giordania che ne occupava la metà Gerusalemme fu unificata, non è solo una città contesa, a anche coperta di menzogne e di pretese. È per questo per esempio che l'Unesco dominata dallo schieramento arabo sostenuto dal mondo dei «Paesi non allineati» e dalla ambiguità europea l'ha recentemente dichiarata patrimonio culturale musulmano persino laddove la memoria storica più evidente la dimostra ebraica, come al Muro del Pianto. Succede ogni giorno: la storia ebraica della città, testimoniata persino dalla vita di Gesù Cristo oltre che da mille testi religiosi e storici, viene discussa e contestata. Il fatto che lo Stato d'Israele accolga un evento italiano così importante e di valore universale è segno tuttavia di un desiderio intenso di un contatto pacifico e sorridente col resto del mondo cui l'Italia risponde: c'è da esserne fieri. Pare che Israele sia disposta a investire nel grande evento 12 milioni di euro, di cui 4 milioni andrebbero direttamente a Rcs Sport per i diritti di hosting. Lo riporta la rivista Cycling week. Un ruolo chiave nell'avviare i lavori l'ha avuto il giovane team manager dell'Israel Cycling Academy, la squadra ciclistica israeliana. L'evento verrà presentato lunedì dai ciclisti Alberto Contador e Ivan Basso.

 

 

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