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Riprendiamo dal GIORNALE di oggi, 31/01/2015, a pag.16, con il titolo "La spaccatura nel califfato a caccia di soldi", il commento di Fiamma Nirenstein
Sarebbe dovuto scadere ieri sera l'ultimatum dell'Isis che propone lo scambio fra il pilota giordano rapito e una terrorista detenuta ad Amman. Ma per ora non si muove nulla, e anche se la Giordania ha dichiarato la sua disponibilità, pure la mancanza di notizie certe sulla sorte del pilota blocca la situazione. Le perplessità sono da tutte le parti: non si sa se Kasaesbeth, il pilota, sia vivo, e in realtà la richiesta dello scambio l'ha bizzarramente gestita il prigioniero giapponese Kenji Goto, anche lui minacciato di morte. E anche l'Isis, nonostante l'inflessibile, criminale leadership di Abu Bakr al Baghdadi può avere momenti di dubbio: sembra che proprio ieri nelle ore in cui la Giordania doveva liberare la terrorista Sajida al Rishawi in cambio dell'ostaggio, si sia spaccata. Una buona parte del Califfato è convinta che il pilota, in quanto kafir, miscredente, debba essere ucciso comunque. C'è chi invece sostiene che lo scambio debba concludersi, e poiché la gente dell'Isis ha un caratterino, nella città di Raqqa si spara fra fazioni. Ma la diminuzione del prezzo del petrolio che dava all'Isis 2 milioni di dollari al giorno, le perdite a fronte della coalizione e dei Curdi, spingono parte della leadership a cercare successi e soldi. Per inviare al Giornale la propria opinione, telefonare: 02/85661, oppure cliccare sulla e-mail sottostante segreteria@ilgiornale.it |
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