giovedi` 28 marzo 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


Clicca qui






Italia Oggi Rassegna Stampa
29.04.2017 La villa di Goebbels
Commento di Roberto Giardina

Testata: Italia Oggi
Data: 29 aprile 2017
Pagina: 12
Autore: Roberto Giardina
Titolo: «La casa degli amori di Goebbels»

Riprendiamo da ITALIA OGGI, a pag. 12, con il titolo "La casa degli amori di Goebbels", il commento di Roberto Giardina.

Immagine correlata
Roberto Giardina

Immagine correlata
La villa di Joseph Goebbels, ministro della propaganda di Adolf Hitler

E' un'occasione per chi vuol comprare casa a Berlino. Forse non per tutti, una villa sul lago a pochi chilometri dalla metropoli, con 70 camere, 60 telefoni, e persino un piccolo cinema privato, adatta a un milionario alla Berlusconi. Ma con un piccolo difetto: è appartenuta al Doktor Joseph Goebbels, ministro della propaganda di Adolf Hitler. Era il suo Liebesnest, il nido d'amore, dove invitava le dive del III Reich. Era di fatto il padrone di Babelsberg, la Cinecittá nazista, per fare carriera le attrici dovevano dirgli di sì, chi si rifiutava finiva male.

La residenza di Goebbels si trova sul Bogensee, un lago di medie dimensioni, a Wandliz, località idilliaca, amata dai nazisti e anche dalla nomenklatura della Ddr. Qui i leader comunisti si rilassavano tra piscine, campi di tennis, e giri in barca a vela sul lago. Oggi, il centro è stato trasformato, molte ville sono state riadattate in cliniche e case di riposo, ma il municipio non riesce a trovare qualcuno disposto a rilevare la grande villa del ministro. Le stanze sono ancora in buono stato, e molte rimaste nello stato originale, con perfino mobili scelti da Goebbels, e la sua stanza da bagno in marmo bianco di Carrara. Un posto storico, ma con troppi cattivi ricordi. Si vuole evitare che diventi una meta di pellegrinaggio per nostalgici, tedeschi e no, come la casa natale di Hitler a Braunau, sul confine austriaco con la Baviera.

Immagine correlata
Joseph Goebbels

La città di Berlino rileva la proprietà nel 1914 dal conte Wilhelm von Redern, che aveva fatto fallimento. Nel 1936, l'anno delle Olimpiadi, il municipio regalò il lago, 500 ettari di bosco, e un rifugio in legno a Goebbels in occasione del suo 39 compleanno. Il ministro vi investì diversi milioni di Reichsmark e trasformò quella semplice baracca da caccia in una villa gigantesca continuando a ingrandirla anche durante gli anni di guerra. Il conto lo fece pagare a Babelsberg, con la scusa che la villa gli serviva per il lavoro, organizzando feste per produttori, registi, e scrittori. Ma qui invitava segretamente la star cecoslovacca Lida Baarova, mentre la moglie Magda (sposata nel 1931) restava nella casa di Berlino.

Goebbels fu tentato di divorziare per sposare Lida, ma ovviamente l'affaire era a conoscenza di Hitler che gli ordino di troncare la relazione con Lida, «disonorevole per un ministro». E lui obbedì. Finora si sono presentati alcuni possibili compratori, ma nessuno ha dato garanzie sufficienti su come intendeva sfruttare la proprietà. Inoltre, anche se non è in rovina, la villa richiede un forte investimento per venir restaurata: sorge in mezzo a un bosco, non ha luce elettrica, né acqua corrente. Accanto, negli anni Cinquanta, il regime della Ddr costruì un ostello per la gioventù comunista, dove venivano ospitati anche giovani da tutto il mondo, provenienti da paesi amici, da Cuba o dal Nicaragua. Una località storica, dunque, usata da due dittature.

La villa viene utilizzata spesso da troupe cinematografiche e televisive per girare film storici, ma il noleggio non basta per coprire le spese per una manuntezione sia pur minima, che ammonta a 225 mila euro l'anno. E la sorveglianza è affidata a un solo custode, che non può impedire che bande di ragazzi vi entrino di notte per le loro feste. L'amministratrice Susanne Hlabe riconosce che «si tratta di un immobile problematico. Il luogo è romantico, ma mancano i collegamenti, potrebbe servire come centro di studi per una facoltà universitaria, o per un centro di ricerca». Ma chi è disposto a investire i milioni necessari quasi sempre si rivela come un nostalgico.

Per inviare la propria opinione a Italia Oggi, telefonare 02/582191, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


italiaoggi@class.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT