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Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


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Informazione Corretta Rassegna Stampa
14.01.2024 Israele, unico paese al mondo sotto processo mentre si difende
Diario di guerra di Deborah Fait

Testata: Informazione Corretta
Data: 14 gennaio 2024
Pagina: 1
Autore: Deborah Fait
Titolo: «Israele, unico paese al mondo sotto processo mentre si difende»

Israele, unico paese al mondo sotto processo mentre si difende
Diario di guerra di Deborah Fait

Sono passati 100 giorni dall'attacco del 7 ottobre
Sono passati 100 giorni dall'attacco del 7 ottobre

Il Sud Africa, che ha portato in giudizio Israele alla Corte dell’Aja, è stato un paese profondamente antisemita fin dai tempi del tanto osannato Nelson Mandela. Nel 1990 Mandela paragonò Israele a uno “stato terrorista” accusandolo di “massacrare arabi indifesi e innocenti” suscitando l’indignazione di Israele e degli USA che imposero al Sud Africa sanzioni culturali ed economiche revocate dopo quattro anni. Adesso questo paese fa da portavoce dell’Iran alla Corte Internazionale di Giustizia tentando di far fuori Israele giuridicamente mentre i bracci violenti e armati del paese islamico, Hamas, Hezbollah e Huti lo attaccano fisicamente. La delegazione sudafricana ha fra i suoi membri Shaoan Jabarin, un agente senior dell’organizzazione terroristica Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, che aveva organizzato fra gli altri, l’attentato alla scuola di Maalot, nel 1974, con decine di bambini e insegnanti ammazzati. All’Aja si sta svolgendo una grande e perfida farsa organizzata da chi è avvelenato di odio antisemita tanto da avere, come l’Iran, un orologio enorme in una piazza di Teheran, dove vengono scanditi i giorni, le ore, i minuti che separano Israele dall’essere eliminato dal globo terrestre. Il conto alla rovescia, secondo questi criminali, è già incominciato. La Corte è composta da 15 membri, alcuni dei quali appartengono a paesi notoriamente democratici, eccone alcuni: Libano, Russia, Cina, Somalia, Brasile. Il Sud Africa che accusa Israele di genocidio è il paese, come ricorda David Elber nel suo ultimo articolo, (clicca qui https://www.informazionecorretta.com/main ) che ospitò, nel 2001, a Durban, la più infame rappresentazione antisemita mai vista dall’epoca del nazismo. Gli ebrei presenti nella città venivano aggrediti e pestati a sangue, all’interno della “Conferenza dell’odio” venivano fatte a Israele le accuse più orrende, la demonizzazione più atroce. Questo è il paese che accusa Israele di genocidio senza portare una prova semplicemente perché non ne ha. Da quanto è dato di capire la sentenza più pericolosa che potrebbe uscire da questo processo/farsa sarebbe un ordine di cessate il fuoco, cosa che farebbe ritornare tutto come prima del 7 Ottobre. Israele sarebbe sempre in pericolo, Hamas avrebbe il tempo per ricompattarsi, riarmarsi e pianificare altri 7 Ottobre, come ha promesso, fino ad arrivare alla distruzione del paese. Venerdì 12 gennaio, Israele ha incominciato la propria difesa, portando le prove che, se di genocidio si deve parlare, questo era nelle intenzioni di Hamas quando ha commesso il pogrom più atroce e sanguinario dal tempo in cui i cosacchi degli Zar irrompevano nei ghetti per dare fuoco alle case degli ebrei e ammazzarne gli abitanti. Ma oggi non siamo più a quei tempi e nemmeno all’epoca nazifascista, oggi Israele esiste e Hamas ha quello che merita. Il 12 gennaio, il consigliere del Ministero degli Esteri israeliano, Tal Beker, ha fatto un intervento molto sentito spiegando le ragioni di Israele, le atrocità di Hamas portando le prove con i filmati del pogrom del 7 Ottobre. Dopo gli interventi di Germania, Inghilterra e Israele ( la cui delegazione era guidata dall’ex giudice Aaron Barak, designato da Netanyahu) il tentativo dell’accusa di genocidio è fallito miseramente e la delegazione del Sud Africa, che si era presentata con tanto di kefieh al collo, si è dovuta ritirare con la coda fra le gambe.

Deborah Fait
Deborah Fait

takinut3@gmail.com

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