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Kuwaitiani e palestinesi 22/06/2017

Quando Saddam Hussein invase il Kuwait nel 1990, Arafat dichiarò il suo appoggio al dittatore irakeno. La conseguenza fu che, con la liberazione del Kuwait, almeno 200.000 palestinesi che lavoravano da anni nel Paese del Golfo e con i loro stipendi sostenevano le famiglie, furono cacciati. Un numero altrettanto grande di palestinesi subì la stessa sorte in Arabia Saudita. Fu una scelta davvero assennata quella di Arafat, non l'unica per il bene del "suo" popolo. Quando si dice che "i palestinesi non perdono occasione di perdere un'occasione".

Alessio Magnolfi

Gentile Alessio,
Pochi ricordano ancora quella storia forse perchè sarebbe come dare un colpo micidiale alla figura, ancora ricordata con amore da certuni, di Arafat, il satrapo che è riuscito a piantare i semi dell'odio in tutto il Medio Oriente. La sua alleanza con Saddam Hussein , che pure lo odiava e lo considerava poco intelligente, aveva lo scopo di appoggiare il dittatore iracheno mentre si accingeva a sterminare Israele. Ruggivano insieme, i due, mentre partivano i missili verso lo stato ebraico: "Ridurremo Israele a un grande forno crematorio". Quando Saddam invase il Kuwait i 250.000 palestinesi ivi residenti furono cacciati perchè i kuwaitiani temevano, e non avevano tutti i torti, che, essendo questi bene armati, volessero scatenare in quel paese una guerra civile come avevano fatto negli anni 70 in Libano e prima ancora in Giordania, e prendere il potere. In Kuwait erano presenti Abu Abbas, fondatore del Fronte per la Liberazione della Palestina e Abu Nidal, del Consiglio Rivoluzionario di Fatah. Cito un passo de "La rabbia e l'orgoglio" di Oriana Fallaci che spiega bene i fatti grazie alle testimonianze di alcuni ufficiali del Kuwait: "Ci aspettiamo un attacco (dai palestinesi ndr), si, non cambiano mai sistema i palestinesi. Grazie all'appoggio internazionale si presentano frignado , sono-senza-casa, sono-senza-patria, gli ebrei-me l'hanno-rubata. Commossi dalle loro disgrazie li accogli, gli offri la tua e poi te la portano via!" Sui muri delle case i kuwaitiani avevano scritto "Palestinesi uscite dalle nostre case , restituiteci ciò che avete rubato...traditori palestinesi...mascalzoni" Consiglierei di rileggere i libri della Fallaci sul Medio Oriente, raccontano in tempo reale, essendo stata inviata di guerra, molti fatti purtroppo dimenticati. Arafat, definito cretino da un ufficiale kuwaitiano, è stato artefice dell'inizio e della fine di un popolo che poteva nascere e vivere tranquillo se lui , per sete di potere e idiozia, particolarità di tutti i dittatori, non lo avesse portato nel baratro della barbarie da cui non è più uscito.
Un cordiale Shalom


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