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Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


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Inverno '73 19/05/2017

A proposito delle canzoni militari tedesche da Voi citate, posso dirVi alcune cose: 1) la Lili Marlène fu proibita dal ministro della propaganda Goebbels come "disfattista e rinunciataria", col bel risultato che tutti i soldati tedeschi la cantavano tutte le sere alla solita ora (alle 20), sincronizzate con le radio degli altri paesi belligeranti; 2) non è citata "Ich hatte einen Kameraden" (avevo un camerata), che purtroppo cantano ancora, anche se chiaramente di matrice nazi; 3) molte altre da Voi citate, anche se erano cantate nel triste periodo 1933-45, erano anteriori di mezzo secolo o addirittura di un secolo a quel periodo. Quanto a "Faccetta nera", che si cantava da noi proprio in quel periodo, il regime l'aveva proibita perché parlava troppo di "fraternizzazione" con il popolo abissino. Salvo poi a sfruttare gli ascari, i dubat e i meharisti come soldati, che si mostrarono tutto sommato migliori di certi soldati italiani. Shalom

Mario Salvatore Manca di Villahermosa 

Gentile Mario,
Le canzoni militari, tedesche o meno, parlano tutte di conquiste e di vittorie sul nemico. Quelle tedesche in particolare, a parte Lilì Marlene che a me ricorda mia mamma che la cantava sempre avendo studiato, prima dell'avvento del nazismo, nelle scuole tedesche di Praga, ricordano tanto le parate naziste anche se scritte prima di quel tragico periodo. In Germania stanno rinascendo le simpatie naziste quindi reputo giusto evitare che i giovani soldati si esaltino alle parole di certi inni di triste memoria. Beato Israele i cui soldati non marciano, non fanno parate e quelle di Yom Azmaut sono fatte all'insegna del sorriso. Beato Israele i cui soldati cantano canzonette come tutti i giovani di Israele, canzoni che parlano solo di shalom, pace! Cantano Shir la Shalom, La Canzone della Pace. C'è una bellissima canzone che mi commuove particolarmente e che i nostri soldati cantanoad ogni cerimonia , si intitola "Noi i bambini dell'inverno del 1973"( cioè nati durante la guerra del Kippur) e dice: "Ci avevate promesso colombe e prati in fiore, ci avevate promesso la pace e invece siamo ancora qui con gli elmetti in testa e i fucili in mano". Come vede lo spirito dei nostri ragazzi è tutto meno che militarista e le loro canzoni sono solo invocazioni alla pace e all'amore per Israele. Non esiste in esse una sola parola di odio o di conquista, solamente di speranza e di tristezza. Può ascoltare qui la canzone https://www.youtube.com/watch?v=p7uhh4XaNG8
, le parole in italiano :
Inverno 1973

Ci avete pensato per la prima volta all’alba, finite le battaglie
Eravate uomini stanchi, grati della vostra buona stella
Eravate giovani donne preoccupate, piene di voglia di amare
E quando ci avete concepito con amore nell’inverno del ’73
Volevate riempire col vostro corpo cio’ che la guerra aveva tolto
Quando nascemmo il paese era ferito e triste
Ci guardaste, ci abbracciaste, cercando una consolazione
Quando nascemmo gli anziani ci benedirono con gli occhi lacrimanti
Dicendo voglia il cielo che questi bambini non si arruolino
Ed i vostri visi sulle vecchie foto provano che parlaste con tutto il cuore
Cercando di fare il possibile per trasformare il nemico in amico

Ritornello
Ci avete promesso la colomba Il ramoscello d’ulivo
Ci avete promesso la pace dentro casa
Ci avete promesso la primavera fiorita
Ci avete promesso di mantenere le promesse
Ci avete promesso la colomba

Noi, i bambini dell’inverno ’73
Siamo cresciuti, siamo soldati con le armi e con l’elmetto in testa
Anche noi sappiamo far l’amore, ridiamo e sappiamo piangere
Anche noi siamo uomini, donne, e sognamo di avere bambini
E quindi non insistiamo, non esigiamo ne minacciamo
Quando eravamo piccoli ci diceste: le promesse vanno mantenute
Se avete bisogno di forza ve la daremo, senza risparmiarci
Adesso vogliamo soltanto sussurrarvi
Noi siamo i bambini dell’inverno ’73

Un cordiale Shalom


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