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Pinkwashing: come rispondere a chi diffama Israele 07/02/2017

Buongiorno, una mia collega su posizioni estremamente filo-palestinesi e antisioniste, mi ha segnalato un sito anti-Israele, hai voglia cercare di spiegarle cosa accadrebbe agli omosessuali in un qualsiasi paese islamico... In pratica, si accusa Israele di avere un atteggiamento gay-friendly solo di facciata, e di essere - di fatto - un paese omofobo. Ora, per quanto ne so, Israele, oltre ad essere l'unico paese di quell'area geografica in cui si può andare alle urne per votare, è anche l'unico dove gli omosessuali non sono perseguitati, o magari anche condannati a morte. Non importa, per la mia collega è "un ulteriore segnale della profonda antidemocraticità" di quello stato. Quindi, in breve, potete segnalarmi qualche fonte di informazioni che io possa a mia volta trasmettere, in cui venga chiarita la differenza di trattamento degli omosessuali tra Israele e 'paradisi' islamici?

Grazie Shalom.

Michele Nichelatti

Gentile Michele Nichelatti,
il sito da lei citato è diretto da un gay convertito all'islam, fanatico odiatore di Israele, che non perde occasione per diffondere disinformazione sulla società israeliana. Le consiglio di leggere, dal Dossier di Giovanni Quer "Israele, le parole che contano" (pubblicato in home page, colonna a destra: www.informazionecorretta.com ) quale è la reale condizione delle persone Lgbt in Israele. Ecco il link al testo:
http://www.informazionecorretta.com/dossier.php?l=it&d=15

L'intero Dossier le potrà essere utile, uno strumento efficace per confutare la propaganda in stile Goebbels di chi odia Israele.
Un cordiale shalom!

 


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