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quanno ce vò, ce vò 23/10/2016

Ho letto il commento di Benjamin Weinthal (bellissimo nome, che significa "valle del vino"...) e mi sono ricordato di una volta, quando mi trovavo in Germania per lavoro - anni 1967-1969 - ed era venuto a trovarmi un mio amico ebreo. La mia "Hauwirtin", certo non nazista, ma piuttosto condizionata dalla mentalità precedente dura a morire, si lasciò scappare l'espressione "dreckiger Jude" ed io la redarguii. Mi disse "Entschuldigen Sie, ich wollte Ihren Freund nicht beleidigen" (scusi, non volevo offendere il Suo amico). Ma intanto l'aveva detta (per fortuna che lui era in un altra stanza e non aveva sentito). Dopo di che le regai un poster "Vor Munderöffnung Gehirnverbindung bitte sichern" (prima di aprire bocca favorite assicurare il collegamento del cervello). Sarò stato villano, ma a Roma dicono "quanno ce vo' ce vo'".
Shalom
Mario Salvatore Manca di Villahermosa

Ricordare episodi particolari del proprio passato, aiuta a capire il presente, soprattutto quando le similitudi sono evidenti.

IC redazione


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