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Deborah Fait
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Parlamento europeo, Interpol, Giro d'Italia a Gerusalemme 30/09/2017

Parlamento europeo, Interpol, Giro d'Italia a Gerusalemme
Commento di Deborah Fait

"Il mio papà era una persona di gran cuore" scrive la figlia decenne del terrorista che ha ammazzato giorni fa tre israeliani, a sua volta ucciso dalle forze di sicurezza. "E' tutta colpa tua , Netanyahu,continua la bambina, se il mio papà è diventato un terrorista".
Che una bambina di 10 anni, adeguatamente addestrata all'odio verso l'ebreo, scriva parole d'amore per il padre assassino, si può capire. Tutto sommato non è colpa sua ma della società malata in cui vive che, fin dalla più tenera età, le ha inculcato l'odio nell'anima e nel cervello.
Non è ammissibile invece, è assolutamente immorale, che al Parlamento europeo si accolga con una standing ovation una terrorista come Leila Khaled, dirottatrice d'aerei e membro del FPLP (Fronte per la liberazione della Palestina, organizzazione che la stessa Europa considera terrorista).
Il partito di estrema sinistra che l'ha invitata è andato in brodo di giuggiole quando la Khaled ha parlato orgogliosamente dei suoi dirottamenti, due minuti di applausi che sono diventati una vera e propria ovazione quando la donna ha menzionato il terrorista che un paio di giorni fa ha ammazzato tre israeliani nel villaggio Har Hadar.

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Leila Khaled al Parlamento europeo prima...

Dopo aver festeggiato il terrorismo, l'argomento si è spostato sul "muro della vergogna" israeliano, cioè la barriera di sicurezza che consente agli israeliani di non morire più per stragi cosa che da molto fastidio alla sinistra europea.
Vuoi mettere quei bei massacri, 2, 3, 5 attentati al giorno con decine di morti alla volta! Vuoi mettere, era una vera e propria goduria per certuni.!
Da quando Israele ha detto basta e ha deciso di difendersi, il divertimento dei sinistri odiatori e delle Leila Khaled europee è finito e ora devono accontentarsi di qualche "bravo papà" che ogni tanto va ad ammazzare un paio di ebrei per rendere orgogliosi i propri figli e fare un po' di festa per le strade di Gaza e Ramallah.

Lasciamo lo schifo europeo per andare a trovarne un altro dall'altra parte del mondo. A Pechino, l'assemblea generale dell'Interpol ha votato di includere quella cosa chiamata Palestina tra gli stati membri e a questo punto uno si chiede in che mani siamo finiti come esseri umani , come comunità internazionale.
L'Interpol non è la polizia che dovrebbe collaborare con quelle nazionali per proteggerci e ricercare i delinquenti? Adesso che faranno? Giocheranno a poliziotti e terroristi? Come potete notare il mondo continua ad adorare un popolo che non c'è, si inventa uno stato che non c'è, una polizia internazionale avrà al suo interno il fior fiore del terrorismo mondiale, quello palestinista. http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=8&sez=120&id=67757
Cosa possiamo desiderare di più? I palestinisti, che stanno ancora assaporando i dolcetti distribuiti per festeggiare l'assassinio di tre ragazzi israeliani, dopo tante dimostrazioni di amore e di stima, sempre più sicuri che con la violenza si possa arrivare in alto, continueranno imperterriti a fare terrorismo, ad andare a fare la spesa armati di coltelli per rendere orgogliosi i propri figli e a cercare la strage per essere ripagati dalle ovazioni delle sinistre europee.

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Attualmente gli innamorati più fedeli dei palestinisti e del loro terrorismo sono i tizi del BDS, quelli del boicottaggio duro e puro, quelli dell'odio totale per Israele, i veri nipoti di Hitler oggi esistenti. Ebbene, costoro hanno inviato ai dirigenti del Giro d'Italia, che dovrà partire da Gerusalemme, sia per onorare Gino Bartali, dichiarato da Israele Giusto tra le Nazioni, che il settantesimo anno della fondazione di Israele, una lettera di puro delirio. " La fondazione di Israele sulle rovine della patria palestinese...pulizia etnica...macchia sull'evento sportivo...Gerusalemme città illegalmente occupata"
E' questa la gente che fa paura, vorrei dire a chi si strappa i capelli per l'avanzata in Germania del Partito AfD. Questi pazzi odiatori del BDS sono sparsi in tutto il mondo, sono finanziati dalle Università, spargono il loro odio antisemita a macchia d'olio, la loro propaganda è continua e instancabile concentrata esclusivamente contro Israele.
Sono questi i neonazisti di oggi, altro che Alice Weidel! Sono questi gli odiatori delle democrazie, portatori di antisemitismo. Chiedono alla dirigenza del Giro di partire da un altro paese, tipo, credo, l'Iran o qualsiasi altra dittatura islamica, tutto gli va bene purchè sia islam, morte e dittatura.

Leggete qui di seguito il loro delirio, tratto dal sito https://bdsitalia.org/index.php/campagne/sportivo (per approfondire: http://www.linformale.eu/nel-mirino-dei-bds-ora-ce-il-giro-ditalia-la-lettera-agli-organizzatori-e-delirante/ ).

Ecco la lettera delirante inviata da BDS Italia:

Urbano Cairo, Presidente, RCS Mediagroup
Riccardo Taranto, Presidente, RCS Sport
Mauro Vegni, Direttore, Giro d’Italia

Siamo profondamente preoccupati per gli annunciati piani di fare partire l’edizione 2018 del Giro d’Italia da Israele. Malgrado i vostri tentativi di evitare “zone sensibili”, tenere la corsa in qualsiasi luogo sotto controllo israeliano coinvolge il Giro d’Italia nelle violazioni israeliane del diritto internazionale. Facendo iniziare la corsa a Gerusalemme, il Giro d’Italia diventerà parte del processo in corso da parte di Israele per istituzionalizzare la sua presa illegale sulla città occupata. La risoluzione 181 (1947) dell’Assemblea Generale dell’ONU ha stabilito Gerusalemme come corpus separatum sotto un regime internazionale speciale e ha ripetutamente affermato che “tutte le azioni intraprese da Israele, la potenza occupante, di imporre le sue leggi, giurisdizione e amministrazione sulla Città Santa di Gerusalemme sono illegali.” Nel 1967, Israele ha occupato Gerusalemme Est, annettendola unilateralmente come parte della sua “capitale unita.” Malgrado le ripetute rivendicazioni da parte dei ministri israeliani durante la cerimonia di annuncio, la comunità internazionale non riconosce alcuna parte di Gerusalemme come capitale di Israele. Nel sud di Israele, dove è prevista un’altra tappa della corsa, dozzine di città beduine palestinesi si vedono rifiutati riconoscimento e servizi di base da parte di Israele e sono state sottoposte a ripetute demolizioni, nel caso di Al-Araqib oltre 100 volte. Dal 2010, Israele ha revocato la cittadinanza di centinaia, probabilmente migliaia, di beduini palestinesi senza alcuna ragione, rendendoli apolidi. Queste politiche fanno parte della perdurante pulizia etnica da parte di Israele, che è cominciata 70 anni fa con la fondazione di Israele sulle rovine della patria palestinese e con il trasferimento forzoso di una maggioranza dei palestinesi indigeni. Questo è ciò che Israele intende ‘celebrare’ l’anno prossimo. Il Giro d’Italia non dovrebbe partecipare a questo. Come sarebbe stato inaccettabile per il Giro d’Italia cominciare dal Sudafrica dell’apartheid negli anni ’80, è inaccettabile iniziare la corsa in qualsiasi luogo sotto controllo di Israele poiché questo servirà soltanto come timbro di approvazione per l’oppressione dei palestinesi da parte di Israele. Sollecitiamo RCS a rispettare il diritto internazionale e a spostare l’inizio della corsa in un altro paese. Per favore, non permettete a Israele questo “grande colpo politico”, macchiando uno dei principali eventi sportivi d’Europa".

In occasione della ricorrenza di Yom Kippur, auguro ai lettori ebrei una buona firma e un digiuno facile. Gmar Chatimà tovà e zom kal.

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Deborah Fait
"Gerusalemme, capitale di Israele, unica e indivisibile"


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