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Deborah Fait
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Israele pretende rispetto! 29/04/2017
Israele pretende rispetto!
Commento di Deborah Fait

A destra: Benjamin Netanyahu

Finalmente, Bravo Bibi! E' ora che il mondo capisca che Israele è una nazione sovrana che pretende, e sottolineo mille volte pretende, rispetto da parte delle altre nazioni. In questi giorni è un gran discutere in Israele del rifiuto di Benjamin Netanyahu di incontrare il ministro degli esteri tedesco. Le cose sono andate così, è arrivato in visita ufficiale Sigmar Gabriel, Ministro degli esteri di Angela Merkel, il quale pensando di poter fare il proprio comodo e di incontrare chi voleva lui senza il dovuto rispetto per il Paese ospitante, è incappato nella nuova e sacrosanta strategia di Netanyahu: chiedere ai rappresentanti dei governi in visita di comportarsi secondo le regole internazionali della buona educazione tra stati sovrani oppure tornarsene a casa.

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Dopo varie richieste del governo israeliano di evitare gli incontri tra Gabriel e le varie ong finanziate dall'Europa per diffondere odio antisraeliano, ecco arrivare l'ultimatum di Bibi: rinunciare a vedere organizzazioni famigerate come Breaking the Silence e B'tselem . Gabriel ha rifiutato la richiesta e Netanyahu ha cancellato l'incontro con il ministro tedesco. E che diamine! Ma cosa credono, pensano di aver a che fare con dei pagliacci? Nessun paese al mondo tollera interferenze nella propria politica interna e l' Europa ha passato il segno varie volte con Israele. L'ultima, ma non ultima, quando ha deciso di mandare infrastrutture per i palestinesi nei territorio, zona C quindi israeliana, senza chiedere il permesso e con tanto di bandiera UE. Netanyahu fece demolire le infrastrutture e congelò i rapporti con la UE per quanto riguardava il processo diplomatico tra palestinesi e Israele.

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Da quando, nel 2000, l'AP interruppe i colloqui con Israele, la UE ha incominciato a finanziare le ong israeliane di estrema sinistra allo scopo di diffondere la peggiore e la più sporca propaganda contro lo stato ebraico. Breaking the Silence, sempre in anonimato, si è assunto il compito di diffamare l'IDF raccontando bugie infami, B'tselem da anni crea, inventa situazioni fantasiose quanto spregevoli, per diffondere odio contro Israele. Avete mai sentito di ministri che incontrino ong che auspicano la fine dei paesi che visitano o che definiscono criminali di guerra i soldati di un qualsiasi altro paese? Breaking the silence è un organizzazione che si è specializzata in viaggi di varie personalità internazionali nei territori facendo loro il lavaggio del cervello. Ultimamente hanno fatto sapere al mondo che Israele avvelena gli acquedotti di vari villaggi palestinesi. Nessuno viene sfiorato dal dubbio, credono a tutto ottusamente e in men che non si dica parte su larga scala la demonizzazione di Israele. Il risultato è che, quando Abu Mazen va a raccontare le stesse frottole al Parlamento europeo, si becca anche la sua brava standing ovation. Tranquilli! Sembra fantascienza ma è solo antisemitismo! Persino Haaretz, il giornale di estrema sinistra sempre fortemente antisraeliano, ha scritto di BtS "Non possono più essere considerati come organizzazione per i diritti umani".

Se lo dice Haaretz significa che sono andati molto molto oltre. Più bugie queste organizzazioni criminali raccontano e più soldi ricevono perciò è come una cascata che ne alimenta un'altra: bugie-soldi, soldi-bugie e Israele, travolto, ne paga il fio. Benissimo ha fatto Bibi a rifiutare l'incontro con Gabriel che, tra l'altro, nel 2012 aveva scritto che Israele era un regime di apartheid sucitando persino lo sdegno della Merkel. E' inconcepibile quello che sta accadendo nel mondo contro Israele, un simile accanimento ossessivo fa pensare che ci stiamo avviando verso una catastrofe di cui non sapremo spiegarci i motivi se non il solito parossistico odio contro l'ebreo. Ma perchè? Lo chiedo sempre e lo chiederò sempre, perche? Siamo tornati ai tempi della peste nera, dell'avvelenamento dei pozzi, siamo tornati al Medio Evo quando si distruggevano a fuoco e a forconi intere comunità ebraiche ritenute colpevoli di diffondere la peste. Nessuno sapeva che la portavano i ratti trasportati dalle navi e allora il dagli all'ebreo era la cosa più semplice da fare. Oggi chiunque può dire le stesse orrende menzogne e tutti vi credono ciecamente nonostante ci si sia evoluti rispetto al Medioevo, evidentemente quello specifico odio contro l'ebreo è rimasto nel DNA dell'essere umano.

Anni fa Suha, la moglie miliardaria di Arafat, aveva detto pubblicamente ai Clinton in visita a Ramallah che Israele avvelenava l'aria dei palestinesi e i due anzichè zittirla hanno scosso tristemente la testa come fosse vero! E' terribile quello che succede a tutti i livelli, l'odio antisemita è quello più democratico che esista perchè si presenta a tutti i livelli, dalle classi più povere fino ai capi di governo, ai premi Nobel. Tutti abbiamo letto della decisione del'amministrazione comunale di Cinisello Balsamo di intitolare una via "Ai martiri palestinesi". Martiri? Chi ha ucciso e bruciato vivi cittadini innocenti di Israele è un martire? Chi ha sgozzato neonati è un martire? Chi educa all'odio generazioni intere di arabi palestinesi è un martire? Come è possibile tanta cieca e perversa ignoranza? Si, è possibile perchè non si parla di "non sapere" le cose, si odia e basta e allora ogni stupro della verità è possibile, ogni bugia, ogni manifestazione è possibile. Ogni 25 aprile dobbiamo assistere alla rinascita dall'anno precedente delle più tristi e pericolose manifestazioni di odio ufficializzato presente per le strade di Milano e, fino all'anno scorso , di Roma.

Ogni 27 gennaio, Giornata della Memoria della Shoah, vediamo volti sbavanti odio sotto bandiere palestinesi che sventolano. In genere sono italiani, forse qualche palestinista italianizzato, ma sono talmente pieni di rabbia trattenuta a stento che sembrano scoppiare. La cosa che mi fa veramente inferocire è la certezza che questi soggetti bestiali che vorrebbero poter afferrare un ebreo qualsiasi per farlo a pezzi e sentirsi appagati, sono nutriti anche dalla propaganda indegna e perversa di quelle ong che la Ue finanzia lautamente e che Sigmar Gabriel ha voluto incontrare in Israele. Come scrive Caroline Glick sul Jerusalem Post, questo ancora non è sufficiente per convincere le nazioni occidentali che ad Israele si deve rispetto, altri passi dovranno esser fatti ma...." per la prima volta in tanti anni, Israele ha assunto una posizione costruttiva per difendere se stessa.".....dall'arroganza delle altre nazioni, aggiungo io!

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Deborah Fait
"Gerusalemme, capitale di Israele, unica e indivisibile"
"Non si chiama Cisgiordania, si chiama Giudea e Samaria"


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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