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Deborah Fait
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La nostra libertà perduta 25/03/2017

La nostra libertà perduta
Commento di Deborah Fait

a destra: Corrado Formigli

http://www.la7.it/piazzapulita/rivedila7/piazzapulita-i-giorni-della-vendetta-puntata-23032017-24-03-2017-20830 Giovedì 23 marzo 2017, ore 21.20, conduttore Corrado Formigli.

Naturalmente per quasi tutta la trasmissione l'argomento si è focalizzato sull'attentato terroristico di Londra ed è stato interessante notare come la parola terrorista sia andata in disuso, finita miseramente nella cantita dell'ipocrisia e sostituita col più corretto e meno brutale "attentatore".

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Gian Micalessin

Tra gli ospiti della trasmissione, dopo infiniti mea culpa del tipo "non siamo riusciti ad integrarli...colpa nostra..." un bravissimo Gian Micalessin, che, solo contro tutti, cercava di spiegare che chi vuole integrarsi ha tutte le possibilità di farlo.
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Carlo Biffani

Quasi alla fine della trasmissione è intervenuto Carlo Biffani, direttore security consulting group, che ha portato Israele come esempio per la sua capacità di combattere il terrorismo e difendere i propri cittadini. Il dialogo si è svolto in questi termini:
Biffani : guardiamo a Israele....
Formigli: si, però Israele vive una guerra costante, servizio militare ripetuto negli anni, controllo sociale molto diffuso ....(insinuando che, secondo lui, in Israele c'è poca libertà a causa di tanta attenzione mentre è esattamente il contrario)
Biffani: Certo, ma non hanno smesso di vivere, la gente va al mare, i bar sono pieni... Formigli: allora lei auspica il modello israeliano? ( quasi gli facesse schifo)
Biffani: io non auspico nulla ma quello è un modello che funziona, i cittadini stessi si difendono l'un l'altro! I
nsomma a Formigli il modello israeliano non piace, da garantista quale è ( e lo ricorda ad ogni puntata...noi siamo garantisti... quasi fosse un grande pregio essere garantisti con chi ammazza cittadini inermi ), non gli aggrada che si porti ad esempio Israele perchè questo significa approvare l'eliminazione fisica del terrorista...lo facciano i cattivi israeliani...noi no... !
Non c'è altra soluzione, esclama ancora Biffani, solo sparare! Formigli è dubbioso e parla di Israele quasi fosse la Corea del Nord, non una democrazia che ha imparato a proprie spese a difendersi!
Da quando è successa la tragedia di Londra e, giustamente i media non parlano d'altro, penso alla cecità europea che dimentica di fare analogie col terrorismo in Israele dove tutto ha avuto inizio, stragi con esplosivi, kamikaze, auto lanciate contro passanti, accoltellamenti, dirottamenti aerei.
Questo orrore è stato inventato da quei geni del male che sono i palestinisti, poi imitati da altri arabi che, con il Califfo nero, e prima di lui Bin Laden, hanno esportato in Europa ! Bisogna però ricordare che sono stati i palestinisti i primi a fare attentati terroristici in Europa a cominciare dai lontani anni 70.
Terrorismo completamente dimenticato, attentati a Vienna, Parigi, Anversa, Roma, ancora Roma nonostante il Lodo Moro, Olimpiadi di Monaco.
E' da quegli anni che l'Europa ha incominciato ad amare i terroristi, erano palestinesi che ammazzavano europei, sia ebrei che non ebrei, nel nome del comune odio per Israele. Dunque andava bene. Il terrorismo automobilistico era incominciato, a Gerusalemme, nel 2008 quando un bulldozer lanciato contro un autobus aveva lasciato sul terreno tre morti. Una neonata di pochi mesi fu trovata tra i cespugli, sbalzata dall'autobus alla morte della mamma che non aveva più potuto tenerla stretta a sè. Un agente delle squadre speciali si era arrampicato sulla torretta del mezzo che ancora correva, sparando al terrorista arabo.
Durante la seconda intifada fu creata un'unità di agenti speciali che, a bordo di motociclette e armati, pattugliano le strade pronti ad intervenire immediatamente in caso di pericolo. In Israele si sono susseguiti gli attentati con le auto e al coltello, morti e feriti, carrozzine con bambini lanciate in aria nell'impatto, accoltellamenti a casaccio pur di uccidere chiunque capiti.
Qualcuno ha sentito una sola parola di solidarietà per Israele e per le sue vittime?
La notizia veniva data in un decimo di secondo e subito dimenticata, a volte era addirittura ignorata.
Per quale motivo il terrorismo stragista che colpisce Israele non fa mai notizia? Quando, e se ne parla sembra sia "normale" per gli israeliani essere uccisi e dimenticati senza una sola parola di cordoglio o di simpatia.
Adesso è di moda la parola "attentatore", come se dal Grande Fratello fosse arrivato l'ordine di eliminare la parola terrorista politicamente scorretta, per non parlare dell'aggettivo "islamico". Vietato nel modo più assoluto. Da anni ormai ai terroristi alias "attentatori", viene abbinata la nazionalità francese, tedesca, britannica a seconda del paese in cui avviene la strage , la religione non s'ha da nominare.
Il terrorista di Londra si era convertito all'islam nel 2005 ma, per carità, silenzio assoluto. Al TG1 Francesco Giorgino ha annunciato " Britannico di origini asiatiche"....quasi fosse cinese, vietnamita, giapponese. Chissà?
Ma il ritornello ormai è " sono tutti europei", la parola fondamentale "musulmani" è ignorata del tutto senza contare che i terroristi della 'religione della pace' sono improvvisamente depressi o squilibrati o addirittura ubriachi. Sembra proprio che l'islam non faccia bene alla salute psichica dei fedeli.
Ieri Repubblica ha titolato: "Anversa, con l'auto tenta di travolgere passanti. Preso il conducente, un francese ubriaco". Solo leggendo l'articolo è lecito sapere che l'ubriaco francese si chiamava Mohamed e che dentro l'auto aveva un fucile, una tanica piena...non di acqua minerale, stupefacenti e varie armi. Insomma censura su larga scala.
I popoli europei sono in estinzione, in particolare l'Inghilterra, col suo multiculturalismo sconsiderato, si sta trasformando velocemente in Britanniastan, a seguire molti altri paesi europei. La libertà è finita, la paura è padrona. Non abbiamo più la gioia di viaggiare, di passeggiare, di andare al ristorante, prendere un aereo significa panico, sui treni può sempre salire qualche innocente musulmano armato di machete, le città sono blindate. Siamo nelle loro mani e le cose andranno sempre peggio, la conquista islamica dell'occidente avanza a grandi passi sottovalutata dai governi che, completamente deliranti, accusano di fascismo chi vuole disperatamente evitarla.
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Papa Bergoglio

Oggi Papa Bergoglio, a Milano, ha detto con la solita retorica "Le diversità non devono spaventare". No, non sono le diversità a spaventare, è solo "una " diversità che fa paura, quella che ci vuole tutti morti o convertiti o dhimmi dell'islam, quella che lo stesso Papa chiama insensatamente 'religione della pace'. L'Europa è affetta dalla sindrome di Stoccolma, si sottomette volontariamente al proprio nemico regredendo a uno stato di dipendenza fino a giustificarne, assumendosene la colpa, ogni crimine, ogni strage.
Nella vana speranza di sopravvivere arriva a negare quanto avviene e finisce con l'accettare ogni tipo di barbara ferocia.

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Deborah Fait
"Gerusalemme, Capitale di Israele, unica e indivisibile"
"Non si chiama Cisgiordania, si chiama Giudea e Samaria"
"


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