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Deborah Fait
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Piazzapulita: torna l'accusa di deicidio... e tutti stanno zitti 17/09/2014

 Piazzapulita: torna l'accusa di deicidio... e tutti stanno zitti
Commento di Deborah Fait

Ieri sera mi sono guardata, soffrendo, tutta la puntata di Piazzapulita, trasmissione di analisi politica su La7, condotta da Corrado Formigli. L’ho guardata soffrendo perchè sapevo che prima o poi, considerando gli ospiti e l’argomento: Islam, Isis, guerre, sapevo che prima o poi qualcosa di brutto ne sarebbe uscito. Sapete com’è, quando vedo, tutti insieme, personaggi come Luca Casarini (il no-global fanaticamente antiisraeliano, espulso a causa della sua violenza, da Israele, Messico e Danimarca, giudicato e condannato anche in Italia), Farian Sabahi (giornalista di padre iraniano, esperta in Medio Oriente e nemica di Israele quanto basta per far venire il mal di stomaco), Khalid Chauoki (Membro della commissione esteri, deputato PD e fondatore dei Giovani Musulmani in Italia) che avevo sentito anni fa parlare di Gerusalemme come logica capitale della Palestina (che non c’era all’epoca e non c’è oggi). Gli unici personaggi seri e pacati, Pierluigi Battista del Corriere della Sera e il generale Vincenzo Camporini. Tra il pubblico era presente un pugno di giovani musulmane velate già viste in altre trasmissioni dove avevano infastidito molti a causa della loro violenza verbale (ieri sera erano più calme perchè dovevano fare bella figura, rappresentavano l’islam moderato, capperi!) e infine un giornalista arabo di cui non scrivo il nome perché non lo ricordo ma di cui parlerò fra un po’. La trasmissione è stata un lungo contenitore di un unico argomento: Islam! Gli orrori dell’IS (Stato Islamico), i tagliagole, la situazione dei migranti e Mare Nostrum, le morti in mare, il problema dell’accoglienza, il pericolo che fra i tanti sbarchino in Italia anche dei terroristi, la guerra in Siria, in Iraq, i kurdi. Le accuse di Chauoki, il buono e viscidamente buonista deputato musulmano che vorrebbe riempire l’Italia di arabi e islamici, a Salvini, il cattivo, razzista e guerrafondaio leghista che vorrebbe fermare le barche della morte. Casarini cui il generale a un certo punto si è rivolto a denti stretti: “ tutte le cazzate che dice”. Insomma chi più ne ha più ne metta, argomenti interessanti e delicati trattati però per raggiungere un unico obiettivo: far capire ai telespettatori che... questo non è l’islam! Eh, dite, lo avreste immaginato? Ha incominciato Obama, seguito da Renzi, Mogherini, Boldrini, Hollande, Cameron, è la solita canzoncina internazionale canticchiata da tutti ormai...”questo non è l’islam... questo non è l’islam... questo non è l’islam”... Ieri sera l’obiettivo era mandare questo messaggio subliminale ormai ripetuto a pappagallo da tutti, grandi e piccini. E’ vero che vi sono due islam, uno che vuole conquistare l’Europa brandendo scimitarre e coltellacci e il secondo che vuole farlo con la vasellina, penetrando nei governi, cambiando le leggi democratiche e imponendo la sharyia, facendo proseliti, predicando odio contro l’occidente nelle moschee, in arabo in modo che nessuno capisca. A poco a poco l’Europa sarà loro proprietà e gli europei si trasformeranno inconsciamente, felici e contenti, in un popolo di dhimmi. Le parti più interessanti della trasmissione sono state le sceneggiate del giornalista arabo (ma che bravo!, pensavo tra me e me) che, quasi piangendo, diceva che loro, i musulmani veri, i musulmani buoni, i musulmani moderati dovrebbero ribellarsi all’IS perché “quello non è Islam”. Io sono convinta che a questi musulmani della vasellina diano molto fastidio i tagliagole perché stanno loro rompendo letteralemente le uova nel paniere. La gente, che finché gli orrori li commettevano OLP, Hamas, Hezbollah, li accettava di buon grado perché le vittime erano gli ebrei e se, per gli inevitabili effetti collaterali, capitava che tra i morti ammazzati vi fossero anche non ebrei poco male, era per la causa palestinese; quella stessa gente che osannava i kamikaze al punto da applaudire manifestazioni con italiani mascherati come loro, oggi capisce che il pericolo islamico incomincia a diventare globale e che non si parla più soltanto di eliminare Israele e ammazzare tutti gli ebrei ma, ahimè, Al Baghdadi e i suoi boia stanno mettendo in atto i punti del famoso statuto di Hamas, spaventosamente attuale, che recita:

Hamas da sempre cerca di realizzare la promessa di Allah a qualsiasi prezzo. Il profeta, la preghiera e la pace siano con lui, disse: “Il fine non sarà raggiunto finché i musulmani non combatteranno gli Ebrei, fino a che gli Ebrei non si nasconderanno dietro rocce e alberi, che grideranno: O musulmani! C’è un Ebreo dietro di me, venite e ammazzatelo!" [tratto da uno dei due testi principali dell'Hadith: il Sahih al Bukhara, insegnato in ogni scuola islamica di ogni corrente - ndt]

E prosegue con un elenco di quelli che, contaminati dai sionisti, faranno la stessa fine: i nemici tramano da secoli. La ricchezza ha permesso loro di prendere il controllo dei media mondiali, come le agenzie di stampa, giornali, riviste, editori, trasmissioni radiotelevisive e simili. Con la loro ricchezza hanno causato rivoluzioni in varie parti del globo… Furono dietro la Rivoluzione Francese e le rivoluzioni comuniste… Hanno anche usato il denaro per creare organizzazioni clandestine che si stanno diffondendo in tutto il mondo, per distruggere le società e realizzare interessi sionisti. Tali organizzazioni sono: massoneria, Rotary Club, Lions Club, B’nai B’rith e simili. Tutte queste sono organizzazioni distruttive di spionaggio… Esse stavano dietro la Prima Guerra Mondiale allo scopo di eliminare il califfato islamico… Hanno ottenuto la Dichiarazione Balfour e stabilirono la Società delle Nazioni, al fine di governare il mondo per mezzo di tale organizzazione. Stanno anche dietro la Seconda Guerra Mondiale... Essi hanno ispirato la creazione delle Nazioni Unite e del Consiglio di Sicurezza per sostituire la Società delle Nazioni, al fine di governare il mondo per mezzo dei loro intermediari. Non c’è stata nessuna guerra in alcun luogo che sia scoppiata senza le loro impronte digitali su di essa”…

Per concludere: “Non abbiate pietà degli Ebrei, non importa dove siano, in qualsiasi paese. Combatteteli, ovunque siate. Ovunque li troviate, uccideteli…insieme agli Americani che sono come loro e coloro che ne sono alleati.”

 “Prima ci occupiamo del Popolo del Sabato, poi ci occuperemo di quelli della Domenica”. Questo proverbio islamico incomincia a farsi strada nel cervello di qualcuno, la paura fa novanta e allora si canta “questo non è l’islam, questo non è l’islam, questo non è l’islam”. Convincersi aiuta molto. Gli europei da sempre affascinati dal fondamentalismo islamico, da sempre ottusamente convinti che blandirlo li avrebbe salvati, lo hanno blandito, rispettato, in molti casi aiutato, appoggiato, condiviso; gli europei da anni complici di odio e violenza, ciechi di fronte ai palestinesi danzanti di gioia nelle piazze per l’attentato alle Torri e per ogni strage di ebrei o cristiani; gli europei ammiratori di dittatori e teocrati, ciechi e sordi di fronte alle stragi sia di ebrei sia di correnti islamiche diverse, sia di massacri di cristiani e kurdi; gli europei pronti a stracciarsi le vesti non appena Israele si difende dai terroristi, pronti a urlare insulti allo stato ebraico sempre lasciato solo, deriso e anche mazziato; gli europei indifferenti alla continua minaccia di vederlo distrutto secondo statuto palestinese e di Hezbollah e per soddisfare l’odio iraniano. Oggi questi europei, ottusi e innamorati del fondamentalismo, incominciano ad avere paura, forse si stanno rendendo conto, nella loro stupidità, che ovunque nel mondo esista una comunità islamica là c’è terrorismo, dalla Cina agli USA, dall’Australia all’Europa. Oggi questi occidentali, europei e americani, hanno paura e, sempre canticchiando “questo non è l’islam”, hanno indetto una conferenza a Parigi dove hanno deciso di dichiarare guerra al Califfato islamico... con ogni mezzo a disposizione. Ma come! Fino a ieri deploravano Israele, lo accusavano di usare forza eccessiva contro il diluvio di missili, ci chiedevano addirittura di scusarci se noi avevamo i rifugi per salvarci e il magnifico stupendo Iron Dome inventato, costruito, brevettato da Israele mentre gli altri, popolo di hamastan, soggetto a una dittatura teocratica infame, NO!
E adesso eccoli dichiarare guerra al Califfato, con ogni mezzo a disposizione. E Al Baghdadi se la ride alla faccia loro e continua a decapitare, ammazzare centinaia di persone alla volta, ad avanzare nel territorio e ad assoggettare ai suoi boia vestiti di nero le popolazioni mediorientali.

Ma perchè vi ho raccontato tutto questo? Ahhh si, il titolo di questo pezzo. Bene, signore e signori, amiche e amici, credevo di non sentire mai più questa frase eppure ieri sera è stata detta proprio dal giornalista arabo di cui non ricordo il nome. Il signore, sudato e colle lacrime agli occhi, citando, dice lui, un prete siriano, ha detto “ Gli ebrei hanno ammazzato Cristo e adesso i terroristi ammazzano i cristiani.” Bello vero? Non bastava reiterare l’antica accusa di deicidio, che tanti morti ebrei è costata, ha voluto anche aggiungere il paragone tra ebrei e tagliagole. Naturalmente nessuna reazione in studio. Farian Sabahi invece è stata più elegante, si è limitata a protestare, rivolta a Salvini: “perché se uno parla male degli ebrei viene tanto criticato mentre se si parla male dell’islam non succede niente?” Salvini ha annuito con un espressione leggermente ottusa, forse non aveva manco capito la domanda retorica. Nello studio: silenzio! Io, dalla mia poltrona, ho gridato “forse perché gli ebrei non vanno in giro per il mondo a sgozzare la gente!” Non mi ha sentito nessuno, purtroppo! Passano i millenni, i secoli, i mesi, i giorni ma niente cambia nel mondo.

 Deborah Fait

 

 


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