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Zvi Mazel/Michelle Mazel
Diplomazia/Europa e medioriente
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Dire la verità su Israele? Ma siate seri! 10/07/2023
Dire la verità su Israele? Ma siate seri!
Analisi di Michelle Mazel

(traduzione di Yehudit Weisz)


BBC presenter claims 'Israeli forces are happy to kill children' | Jewish  News
A sinistra, Anjana Gadgil; a destra, Naftali Bennett

 “A voi piace uccidere i bambini”? Questa simpatica domanda sulla scia dell'operazione a Jenin, rivolta a Naftali Bennett, ex Primo Ministro israeliano, durante un’intervista della signora Anjana Gadgil, conduttrice della BBC, ha suscitato un’indignazione selettiva e delle scuse che in realtà non fanno parte di questa venerabile istituzione. Quando Naftali Bennet risponde che non erano bambini ma terroristi armati, Anjana Gadgil ribadisce il concetto: “Sono terroristi, ovviamente, ma sono sempre dei bambini.” Curiosa quest’argomentazione. I soldati israeliani avrebbero dovuto farsi ammazzare senza difendersi? Quando Bennett le ha chiesto come definirebbe un adolescente armato di 17 anni che spara alla sua famiglia, lei ha semplicemente risposto che “le Nazioni Unite avevano definito i terroristi come dei 'bambini'.”                                                                                                    

Ma la signora va ancora oltre e si permette di pronunciare la seguente frase: “Le forze israeliane sono contente di uccidere i bambini.” Ci sarebbe piaciuto sapere cosa le ha permesso di lanciare un'accusa del genere senza il minimo fondamento, ma lei su questo punto non si è spiegata. Sappiamo che, quando si tratta di Israele, la stampa inglese gode di una notevole libertà di azione. Il 22 maggio del 2003 la Commissione per i Reclami della Stampa non aveva avuto nulla da eccepire su una spregevole vignetta pubblicata sul quotidiano The Independent, in cui un mostruoso Ariel Sharon stava divorando un bambino.                       

Dall'altra parte della Manica, durante le rivolte che di recente hanno scosso la Francia, la stampa  citava la partecipazione di tali teppisti, lanciatori di pietre e di altri saccheggiatori di diciassette, sedici e persino di quindici anni che, una volta arrestati, erano stati portati in tribunale. Stranamente, la stampa francese non ha parlato di ‘bambini’ ma di ‘giovani’.                         

Bisogna ammettere che se la BBC avesse fatto lo stesso non avrebbe avuto lo stesso impatto. Resta da vedere se per dimostrare la sua obiettività la suddetta BBC porrà ora una domanda identica ai valorosi terroristi palestinesi che prendono di mira i bambini con uno zelo del tutto particolare. Come quel bimbo di tre mesi sgozzato nella sua culla o come quei due scolaretti falciati apposta da un’auto lanciata ad alta velocità contro le persone sulla pensilina, in attesa dell'autobus. Riflettendoci, sarebbe perfettamente inutile, i jihadisti palestinesi non vedono il problema. Per quanto riguarda gli ebrei, non fanno distinzioni. Devono essere tutti eliminati. D’altronde, la BBC fa finta di non capire chi vede nei commenti di Anjana Gadgil sui bambini un leggero accenno di antisemitismo, che ricorda le accuse di delitti rituali e l'assassinio di bambini piccoli nell'Inghilterra del Medioevo. Come quei diciassette ebrei, undici adulti e sei bambini brutalmente assassinati a Norwich nel XII secolo in seguito a una diceria e i cui corpi furono ritrovati in fondo a un pozzo.                                

A proposito, stiamo ancora aspettando le scuse della signora Anjana Gadgil o, per lo meno, un chiarimento delle sue osservazioni. Che sono ancora online e che sono state riprese e divulgate sui soliti social network.
 
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Michelle Mazel

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